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Questo articolo è stato pubblicato il 26 agosto 2011 alle ore 19:25.
L'ultima modifica è del 26 agosto 2011 alle ore 08:55.

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15.39 No alle esecuzioni sommarie, si rispetti il diritto in Libia. Il monito è dell'Alto commissariato per i diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, dopo la taglia decisa su Gheddafi, vivo o morto. «Gli omicidi non fanno parte delle regole del diritto» ha avvertito l'Alto commissariato, «la regola del diritto è essenziale e si applica a Gheddafi come a qualsiasi altra persona» ha dichiarato il portavoce Rupert Colville.

15.22 «Gheddafi ama troppo la vita, lascerà combattere gli altri e cercherà di fuggire, ma non so se ci riuscirà». Lo ha detto l'ambasciatore libico in Italia Abdulhafed Gaddur, a SkyTg24. «Trovarlo sul posto di battaglia sarà difficile - ha aggiunto - e sicuramente aveva già preparato la sua fuga quando era al potere».

13.31 Forze fedeli a Gheddafi hanno bombardato di nuovo l'aeroporto di Tripoli, secondo la tv Arabiya. Un aereo è stato danneggiato.

12.34 La Nato ha lanciato un attacco al bunker di Gheddafi a Sirte, sua città natale e sua ultima roccaforte nel Paese. Lo ha dichiarato oggi alla Bbc il ministro della Difesa britannico Liam Fox.

11.59 Il presidente francese Nicolas Sarkozy e il premier britannico David Cameron sono pronti a recarsi in Libia, una volta catturato Gheddafi. Lo scrive Le Parisien, citando fonti dell'Eliseo, sec ndo cui la visita non avverrà prima della conferenza internazionale in programma a Parigi il 1° settembre. Sarkozy vorrebbe visitare non solo Tripoli, ma anche Bengasi e Misurata.

11.10 Gheddafi sarebbe stato localizzato a Sirte: è quanto affermano fonti dell'Eliseo vicine a Nicolas Sarkozy. Il colonnello, finora introvabile, sarebbe stato visto nella sua città natale, ormai uno dei pochi bastioni di resistenza del regime, già bombardata dalle forze Nato

10.44 Gheddafi sfugge ancora alle forze ribelli e, mentre Tripoli si è svegliata stamattina "immersa nel silenzio", gli insorti si stanno preparando ad un attacco decisivo contro Sirte, città natale del colonnello libico aiutati da soldati britannici e francesi. Secondo gli insorti, tra le strade della città costiera ci sarebbero circa 1.500 lealisti. Per Ia conquista della città, ultima roccaforte dei fedeli del rais, ci potrebbero volerci 3 o 4 giorni.

10.27 I ribelli hanno avviato un'indagine per accertare se siano state commesse malversazioni o azioni di corruzione nell'ambito del Fondo sovrano libico (Libyan investment authority, Lia) da 65 miliardi di dollari. «Stiamo raccogliendo tutte le informazioni e i dati utili per valutare lo
stato degli asset ed indagare su misfatti e corruzioni e sui responsabili>, ha detto al Financial Times Mahoudi Badi, ex tecnocrate del regime nominato dal Consiglio nazionale di transizione (Cnt) direttore degli investimenti libici all'estero. I ribelli accusano Gheddafi e il figlio Saif al Islam di aver usato i beni del fondo sovrano per interessi personali e di essersi appropriati indebitamente di miliardi di dollari ottenuti con la produzione di greggio.

9.30 Nella vicenda del rapimento dei giornalisti italiani in Libia «non abbiamo temuto il peggio» spiega il ministro degli Esteri Franco Frattini. «C'era un ottimismo, anche perché si sapeva piuttosto bene, con una certa precisione, la zona in cui erano stati portati i nostri giornalisti e poi era una zona - come ormai il 95% dell'area di Tripoli - in cui l'opposizione a Gheddafi sta liberando quartieri e case dalle milizie del regime e quindi si poteva immaginare piuttosto presto la liberazione. Evidentemente in questi casi l'ottimismo deve sempre essere condito da grande prudenza, ma l'esito positivo supera ogni preoccupazione» ha concluso.

8.36 Soldati francesi e britannici stanno aiutando le unità dei ribelli a preparare l'assalto a Sirte, la città natale di Muammar Gheddafi ancora in mano alle forze del colonnello. Stando a quanto rivelato da un ufficiale dei ribelli al Guardian, i militari europei hanno assunto un ruolo guida non solo nel facilitare i raid aerei, indicando i siti da bombardare, ma anche nella pianificazione dell'offensiva che ha permesso agli insorti di porre fine all'assedio di Misurata, così come dell'assalto a Zlitan e a Tripoli.

7.10 Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha accettato di sbloccare beni libici per 1,5 miliardi di dollari, per garantire aiuti di emergenza e sostenere la ricostruzione. Stando a quanto riferito da fonti diplomatiche, la decisione è arrivata dopo l'accordo raggiunto dagli Stati Uniti con il Sudafrica, che da due settimane si opponeva a questa misura.

7.08 I ribelli confermano di aver trasferito il loro comitato esecutivo, che ha funzioni di governo, da Bengasi a Tripoli, come annunciato a sorpresa ieri dal premier Mahmud Jibril durante la conferenza stampa con Silvio Berlusconi. «Annuncio l'avvio e la ripresa del lavoro del comitato secutivo a Tripoli», ha detto in una conferenza stampa il vicepresidente del comitato, Ali Tahuni.

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