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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2011 alle ore 21:30.
L'ultima modifica è del 08 novembre 2011 alle ore 10:57.

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Ore 19,16: Ferrara: Berlusconi è incerto, non sa bene cosa fare
«Sì, gli ho parlato: é incerto, non sa bene cosa fare», dice Giuliano Ferrara al Tg3, rispondendo al direttore Bianca Berlinguer, che gli chiedeva se avesse parlato con Berlusconi dopo il voto sul Rendiconto alla Camera.

Ore 18,47. Il premier è giunto al Quirinale
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, é appena arrivato al Quirinale, dove sta per incontrare il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. In macchina con lui c'era il sottosegretario Gianni Letta.

Ore 18,40. Bossi: Berlusconi decide al Quirinale
«Aspettiamo qualche minuto. Berlusconi decide al Quirinale cosa fare». Umberto Bossi, lasciato il vertice a palazzo Chigi col presidente del Consiglio, risponde così a chi gli chiede se Berlusconi salirà al Quirinale con l'intenzione di dimettersi.

Ore 18,32. Berlusconi ha lasciato palazzo Chigi diretto al Quirinale
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha lasciato Palazzo Chigi alle 18.30. Il premier è atteso al Quirinale.

Ore 18,16. Sacconi: voto di fiducia per verificare la maggioranza
«Non lo so, credo che ci sia un modo ancora più evidente per verificare la maggioranza: cioè il voto di fiducia». Così il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha commentato il voto alla Camera sul rendiconto generale dello Stato e l'ipotesi di dimissioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Ore 17,59. Berlusconi al Quirinale non rassegnerà le dimissioni, ma avrà un confronto col capo dello Stato
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, salirà intorno alle 18,30 al Quirinale. Lo si apprende da fonti della maggioranza secondo le quali il premier non andrà a rassegnare le dimissioni ma per un confronto dopo il voto di oggi

Ore 17,51. Berlusconi atteso al Quirinale in serata
Silvio Berlusconi, dopo il vertice a Palazzo Chigi, potrebbe salire al Quirinale per un colloquio con il capo dello Stato Giorgio Napolitano. A quanto si apprende da fonti parlamentari della maggioranza, il premier informerá il Presidente della Repubblica dell'esito del voto sul rendiconto in aula alla Camera. L'appuntamento dovrebbe essere intorno alle 18,30.

Ore 17,20. In un bigliettino immortalato da un fotografo il premier scrive: "traditori", "dimissioni"
Un bigliettino autografo, un altro. Questo viene immortalato dai fotoreporter in Aula alla Camera subito dopo il voto sul Rendiconto generale dello Stato: Silvio Berlusconi definisce "traditori" gli esponenti della maggioranza che non hanno votato il provvedimento. E su quel pezzo di carta spunta anche la parola "dimissioni". Berlusconi prende appunti allora e scrive testualmente: "308 (meno 8 traditori)". E poi: "Prendo atto". Un appunto successivo recita: "Presidente della Repubblica". E infine: "dimissioni".

Ore 17,10. Il popolo viola festeggia con spumante e panettone
Una trentina di militanti, guidati da Gianfranco Mascia, si è data appuntamento per festeggiare fuori a Montecitorio il risultato del voto del rendiconto con striscioni, panettoni e spumanti: «Berlusconi stavolta non vedrá Natale».

Ore 17,07. Casini: è il momento di operare, non di parlare
Il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, è soddisfatto dopo il voto sul rendiconto generale dello stato, con la maggioranza ferma a quota 308. Dopo aver scelto un sigaro nella tabaccheria di Montecitorio, Casini, sorridente, si dirige verso gli uffici dei gruppi parlamentari senza rilasciare dichiarazioni ai cronisti: «é il momento di operare, non di parlare», si limita a dire.

Ore 17,03. Berlusconi a palazzo Chigi con Gianni Letta
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dopo la riunione di maggioranza alla Camera seguita al voto sul rendiconto dello Stato, è giunto a palazzo Chigi. Si trova ora insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.

Ore 16,59. Berlusconi deluso dagli astenuti: mi sento tradito
Forte delusione per chi si è astenuto e amarezza per chi non si è nemmeno presentato. Il premier non si aspettava una maggioranza sotto i 310 voti. Si sente tradito, riferisce chi gli ha parlato pochi secondi dopo l'esito delle votazioni, ma non si abbatto,ì e vuole andare avanti. Al presidente del Consiglio hanno spiegato che alcuni deputati erano assenti per motivi giustificati (Nucara) e altri non hanno potuto partecipare per altri impedimenti. «Ero al bagno, non sono riuscito a votare», dice Gennaro Malgieri. Dobbiamo capire cosa fare, il problema dei numeri c'è, ha sottolineato il premier prima di lasciare l'Aula. Ad un altro deputato Berlusconi ha ripetuto di voler riflettere.

TAG: Debito pubblico, Legislazione, Silvio Berlusconi, Antonio Gaglione, Il Cavaliere, Italo Tanoni, Ufficio Stampa, Giuliano Ferrara, Partito Repubblicano Italiano, Sudtiroler Volkspartei, Siegfried Brugger, Francesco Nucara, Pierluigi Bersani, Massimo D'Alema, Daniela Melchiorre, Giorgio Napolitano, Giustina Destro, La Sette, Laura Ravetto, Emma Bonino, Italia, Maurizio Turco, Capo del Governo, Marco Pannella, Roberto Calderoli, Gennaro Malgieri, Luca D'Alessandro, Nouriel Roubini, Paolo Bonaiuti, Versace, Gr Rai, Antonio Buonfiglio, Calogero Mannino, Umberto Bossi, Ignazio La Russa, Giorgio La Malfa, Guido Crosetto, Roma, Gianfranco Rotondi, Presidente del Consiglio, Benedetto Della Vedova, Nicoletta Cottone La Camera, Comitato Esecutivo, Giulio Tremonti, Ministero dell'Interno, Daniele Capezzone, Francesco Rutelli, Camera dei deputati, Osvaldo Napoli, Senato, Pd, Roberto Maroni, Gianfranco Mascia, Partito Radicale, Dario Franceschini, Ecofin, Pier Luigi Bersani, Carmelo Briguglio, Idv, Udc, Lega, Pietro Franzoso, Bossi-Tremonti-Maroni, Chiara Beghelli Berlusconi, Luigi Zanda, Luciano Sardelli, Nicoletta Cottone Il, Nicoletta Cottone Berlusconi, Gennaro Malgeri, Pier Ferdinando Casini, Alfano Siccome, Bersani I Radicali, Isabella Bertolini, Radio24, Angelino Alfano, Gianni Letta, Roberto Antonione, Francesco Stagno D'Alcontres, Franco Stradella, Giancarlo Pittelli, Fabio Gava, Montecitorio, Anna Finocchiaro, Rita Bernardini, Cdl, RAI, Altero Matteoli, Giorgio Stracquadanio, Niccolò Ghedini, Alfredo Mantovano, PDL, Bersani I Radicali, Svp, Siparietto Bossi

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