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Questo articolo è stato pubblicato il 06 marzo 2012 alle ore 06:38.

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Ricominciamo dalla tv
Condivido tutto. Mi piacerebbe molto che provassimo a dare qualche indicazione concreta, tipo:
1) creare un sistema certificato per l'insegnamento della lingua italiana (vivo all'estero e devo constatare l'assenza del "sistema lingua italiana" di fronte al grande interesse per cultura e lingua italiana di chi italiano non é)
2) riportare la cultura in tv, il che ovviamente non significa mettere Brecht in prima serata, ma fare trasmissioni intelligenti e simpatiche
3) educare al multiculturalismo e alle lingue straniere, per portare aria fresca!
Enrico Bisogno
Che magnifico programma per una televisione diversa! Una quota del nuovo sviluppo legato alla cultura passerà proprio dal ripensamento della Tv. E dei nuovi media.
Facciamo come in Francia
Mi è piaciuta molto l'iniziativa del ministro della Cultura francese di introdurre lo studio della Storia dell'Arte fin dal primo ordine della scuola dell'obbligo, cosa che proporrei anche per le nostre scuole, facendolo procedere di pari passo con quello della Storia e dello sviluppo del pensiero umano.
Alessandro Di Ciolo
Farmacista in Forte dei Marmi
La consapevolezza del bello e del sublime crea cittadini più consapevoli e aumenta la loro capacità di creare armonia.
Mai dividere la cultura
Ritengo inoltre importante l'accento da Voi posto sull'inutilità della dicotomia tra cultura umanistica e scientifica: sono entrambe necessarie e fondamentali per lo sviluppo dell'essere umano e della civiltà, per avere una mente aperta e critica ed essere, così, meno in balia degli eventi e di se stesso
Federico Demarchi
Dottorando in Letterature comparate, Genova
Avvocati mecenati
Militerni & Associati, studio legale con sedi in Milano, Napoli, Roma, Bergamo, Brescia e Torino, intende aderire al Manifesto. Il nostro studio, in occasione della celebrazione dei suoi venti anni, ha deciso di intraprendere un percorso di promozione e sostegno di giovani artisti italiani.
Massimo Militerni
Non servono imbonitori
Nel corso della storia tutte le grandi trasformazioni, nel bene come nel male, sono emerse da un processo di reazione sinergetica, una vera e propria alchimia, che ha sempre avuto quali interpreti dei gruppi dirigenti, che hanno saputo interpretare l'evolvere dei contesti di riferimento. Il punto dunque è quale classe dirigente va a farsi interprete dei cambiamenti. Se manca buona classe dirigente, vale a dire quella che ha quale sua ispirazione profonda i valori fondanti di ogni vero vivere sociale, il suo posto sarà immancabilmente occupato da cattiva classe dirigente, che ha come obiettivo il suo esclusivo tornaconto personale e quello dei suoi vassalli. Oggi ci sono tanti imbonitori di pubblico, addetti al marketing sociale ma fondamentalmente privi di anima, mentre manca vera forza di pensiero. Spero che intorno al vostro Manifesto possa aggregarsi gente che ha cuore e visione, piuttosto che un asfittico bisogno di autoaffermazione.
Francesco Rinaldi
A volte il vero discrimine del progresso è la scelta tra l'essere Prometeo o Narciso. L'eroe per il progresso o il vanitoso egocentrico. Vale anche per i popoli.
Il capitale mai in default
Investiamo sull'unico capitale che non andrà in default: quello umano. Aderisco al Manifesto.
Dario Cavazzuti
Sì ai corsi "sponsorizzati"
Fermo restando che l'Università, in cui lavoro, deve restare pubblica e vigilata dallo Stato (così come tutta la filiera dell'istruzione primaria e secondaria), si pensi anche a forme di mecenatismo (riconosciuto pubblicamente e fiscalmente agevolato) come quelle che in paesi anglosassoni permettono l'istituzione di corsi e di cattedre intitolati al nome del finanziatore (privato benefattore o azienda).
Massimo Bonafin
Prof. ordinario dell'Università di Macerata
Un'idea vincente. Si paga la qualità dell'insegnamento e aumenta l'efficacia del controllo.
Quei concorsi fasulli
Un caso limite, ma di interesse generale, è rappresentato dalle valutazioni comparative per i posti di ricercatore banditi dai nostri Atenei: vince sempre e immancabilmente il candidato interno di ogni singolo Ateneo. Poiché i costi per ogni valutazione sono elevati, non sarebbe giusto modificare la legge e permettere l'assunzione diretta? In tal modo i fondi risparmiati potrebbero andare spesi per la ricerca reale, le strutture e i fondi dei ricercatori.
Walter Di Meo
Modena, cultura cenerentola
Sono un commercialista di Modena e desidero aderire al Manifesto. Nella mia vita professionale mi è capitato più volte di avere a che fare con quella che viene classicamente definita come cultura ma - più recentemente - ho rivestito l'incarico di componente del Nucleo di Valutazione di un istituto musicale della mia città. E ho avuto modo di toccare con mano i problemi finanziari che rendono grama la vita di certe istituzioni culturali. La cultura vine esempre subordinata a tutto.

TAG: Latina, Rimini, Brindisi, Leonardo Azzini, Alessandro Di Ciolo Farmacista, Poste Italiane, Anna Maria Folchini Stabile, Massimo Militerni, Elena Franchi, Valdo Spini, Ida Erbice Paesaggio, Lavorare, Augusto de Luzenberger Complementarità, Anche, Bocconi, Giovanni Gentile, Antonio Bazzini, Ambrosetti Infatti, Stefano Brusadelli, Marlene Kuntz, Università degli studi di Macerata, Militerni Associati, Carlo Schiavoni, Diego Guida, Roberto Longi, Strategia, Hubert Jaoui, Erminia Ardissino, Giuseppe Salmè Kiwanis Club Palermo, Roberto Bera, Marco Filippeschi, Management Innovatio, Presidente Consiglio, Guida Editori, FONDAZIONE FLORENS Ho, Roma, Ferdinando Imposimato La, Vittorio Cogliati Dezza, Toscana, Capodimonte Onlus, Smithsonian, Fondazione Florens51.693, Francesco Tetro Cultura, Brescia, Francia, Silvio Zanolli Fondazione Cariverona Cultura, Francesco Rinaldi, Fernando Orsini, Circolo Rosselli, Emanuele Costa, Alessandro Cignoni, Antonio Centi Presidente Istituzione, Claudio Malagoli Speriamo, Cristiano Godano Poste, Guido Talarico Editore Musica, Luigi De Luca, Marco Cestelli Sansepolcro, Mariarosa Bertoli Bergamo, Monica Ricci, Paolo Coccia Senza, Valerio De Molli Ad, Legautonomie, Sesto Calende, Claudio Torrenzieri, Enrico Bisogno, Alessia Moretti, Napoli, L'Aquila, Corrado Passera, Francesco Profumo, Walter Di Meo Modena, Unione Industriali, Cristiana Morigi Govi, Talarico Presidente, Spagna, Leopoldo Freyrie, Roberto Falzin Bolzano Creatività, Conservatori Occhio, Federico Demarchi Dottorando, Amburgo, Settimana, Mediterraneo, Cdl, Dario Cavazzuti Sì, Francesca Pegoraro, Imposimato Aderisco, Coordinamento Riviste Italiane

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