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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2012 alle ore 10:01.

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Russia - Repubblica ceca 4 - 1 (Foto Ap)Russia - Repubblica ceca 4 - 1 (Foto Ap)

Alla fine della prima partita dell'Europeo, Polonia-Grecia, avevamo già visto tutto. Gioco poco, ma un fantastico repertorio di tutto quello che ci farà discutere da qui al primo luglio. Errori arbitrali, rigori sbagliati, espulsioni, mezzi miracoli, pali e via così.

Alla fine della seconda gara, quella tra Russia e Repubblica Ceca, abbiamo probabilmente conosciuto una delle possibili sorprese del torneo, una squadra che sembra avere tutte le credenziali per competere con le grandi favorite: la Russia. Un'idea ce l'eravamo già fatta proprio in occasione dell'amichevole con gli azzurri ma la gara di ieri sera ha mostrato tutto il carattere e la solidità di una squadra da tenere nel mirino.

L'1-1 della gara inaugurale, alla fine, accontenta tutti . La Polonia, che ha rischiato la faccia davanti al suo pubblico contro una Grecia apparsa inizialmente, ma solo inizialmente, confusa e spaesata , e gli ellenici che sono passati tra una goccia e l'altra durante una tempesta senza bagnarsi e alla fine hanno addirittura i maggiori rimpianti. In dieci per oltre un tempo, i greci sprecano il rigore decisivo nella ripresa buttando la via la chance di regalare all'europeo il primo risultato clamoroso. Partita strana.

Sulle prime i polacchi mantengono il controllo della gara, schiacciano gli avversari nella propria metà campo, macinano occasioni che poi non riescono a capitalizzare ma dominano mentre la Grecia vaga per il campo come se vi fosse stata catapultata per caso e solo sui calci da fermo riesce ad impensierire la retroguardia polacca, anche se l'unico vero pericolo arriva da Gekas, servito da Karagounis. Improvvisamente il match si incanala nella giusta direzione per i padroni di casa con un doppio colpo. Il gol arriva grazie alla combinazione tra i due uomini più rappresentativi della rosa. L'assist è di Piszczek, e l'ottimo Lewandowski di testa cerca il secondo palo mentre il portiere ellenico Chalkias si avventura in un'uscita e autolesionista. Andare al riposo in vantaggio sarebbe già buona cosa ma il direttore di gara spagnolo Caballo evidentemente vuole fare da apripista ai colleghi che verranno dopo di lui e detta la linea dura, quasi fosse un monito per tutti e al 44' l'ex genoano Papastathopoulos rimedia il secondo giallo e viene espulso lasciando la Grecia nello sconforto più totale.

Decisione discutibile almeno quanto quella di inizio ripresa quando lo stesso arbitro nega un calcio di rigore ai greci non ravvisando un fallo di mano di Perquis . Ma Fernando Santos ha un coniglio nel cilindro e azzecca la mossa che gli permette di recuperare una gara data per spacciata. Dentro Salpingidis (per la verità inspiegabilmente in panchina visto che si è rivelato il giocatore più in forma tra i greci) al posto di Ninis. Il neoentrato approfitta di un'incertezza del portiere Szczesny, che restituisce il favore al suo omologo e si fa infilare. La spavalda squadra di Zmuda comincia a vacillare e Salpingidis ci prende gusto costringendo Szczesny a stenderlo. Rigore e rosso per il portiere che viene sostituito da Tyton che, a freddo, diventa l'eroe di giornata respingendo la conclusione dal dischetto di Karagounis. E' il 70'.
La Polonia si spinge invano in attacco, finisce in parità.

La serata invece è caratterizzata dal dominio russo sulla Repubblica Ceca. Un 4-1 fatto di tanta sostanza anche se fare proclami al primo appuntamento è sempre azzardato. La formazione di Advocaat appare già tre spanne sopra a tutte nel suo girone il girone A. I cechi sono disarmati e colti di sorpresa dal gioco vellutato e avvolgente dei russi che li accerchiano con un lavoro praticamente perfetto degli uomini di fascia Arshavin e Dzagoev. Il gol di Pilar in avvio di ripresa potrebbe riaprire il match ma l'illusione si spegne subito perché la stella Baros, unico terminale offensivo, è abbandonata a se stessa. E' Dzagoev a sbloccare il risultato dopo un quarto d'ora, sfruttando al meglio un ‘assist' del palo colpito di testa da Kerzhakov.

Il vantaggio russo amplifica ancor di più la forbice di valori in campo. I cechi sbandano vistosamente e per Shirokov è un gioco da ragazzi scoccare il colpo sotto che batte di nuovo il portiere del Chelsea Cech mal protetto dai suoi difensori. Il ct Bilek prova a correre ai ripari nell'intervallo togliendo Rezek per Hubschmann ma il trucco funziona solo parzialmente. E' di ottima fattura il gol che accorcia le distanze e per qualche minuto la russia è costretta ad arretrare sotto la pressione della Repubblica Ceca. Anche Advocaat però azzecca il cambio: fuori Kerzakhov, dentro Pavlyuchenko che con un assist e un gol mette una pietra sulle velleità ceche. Al 34' regala il pallone a Dzagoev che realizza la prima doppietta del torneo, poi fa tutto da solo e batte Cech per la quarta volta con una conclusione sotto la traversa.

L'oscar della prima giornata è tutto dei russi in attesa di vedere come si comporteranno oggi le grandi favorite che entrano in scena: Olanda e Germania. Gli olandesi, eterni incompiuti, sfidano la Danimarca alle 18. Il big match serale è quello tra la Germania e il Portogallo di Mr 60 gol Cristiano Ronaldo.

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