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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2012 alle ore 20:35.
Una Spagna autolesionista nelle scelte iniziali di Del Bosque e poi nelle conclusioni finali del patetico Torres, uno dei giocatori più sopravvalutati del nuovo millennio. Un'Italia molto, ma molto migliore del previsto. Alla fine un pareggio, giusto e meritato visto che il numero di occasioni da gol è praticamente in equilibrio. Più numerose nel primo tempo per gli azzurri, più frequenti e più nette per gli spagnoli nella ripresa.
Anche se era stata l'Italia a passare in vantaggio, grazie ad un doppio capolavoro di Pirlo in allungo e assist e di Di Natale sull'uscita di Casillas. Ma gli artisti di Spagna, come stimolati dalla grande giocata azzurra, l'hanno emulata nel giro di quattro minuti con una verticale Iniesta-Silva-Fabregas che ha fruttato il pareggio.
Strana partita, che rilancia comunque in pieno le quotazioni italiane. Bravo Prandelli a scegliere il modulo a tre con De Rossi perno centrale, formidabile lo stesso De Rossi, miglior uomo in campo con Iniesta e i due portieri a ruota, a interpretare il ruolo sia nella fase di contenimento che in quella di rilancio.
Gli azzurri, a parte un paio di giocate iniziali di Silva, hanno prima controllato e poi quasi dominato il primo tempo in un crescendo di convinzione e poi di occasioni. Nella ripresa sono usciti gli spagnoli che hanno poco alla volta imposto la loro superiorità di palleggio mano a mano che calavano le energie degli azzurri impegnati a rincorrerli. Di una luna serie di occasioni sull'uno e sull'altro fronte, restano nella rétina quella di Balotelli che ha prima strappato un pallone a Sergio Ramos e poi si è addormentato una volta solo in area davanti a Casillas, e le tre pallegol fallite da Torres negli ultimi cinque minuti, quando ormai l'Italia aveva dato tutto e la Spagna si era convinta di poter completare la rimonta.
Con questo risultato, e dopo queste prestazioni, la logica suggerisce che Spagna e Italia dovrebbero giocarsi il primo e secondo posto nel girone attraverso i risultati con Croazia e Irlanda. Ma per come è partito questo è un Europeo dalla logica assai relativa. Meglio dunque, per il momento, fermarsi al sollievo per lo scampato pericolo e per una squadra davvero ritrovata.
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