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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2012 alle ore 14:59.

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Il gol di Joleon Lescott (Ap)Il gol di Joleon Lescott (Ap)

I nomi, Francia e Inghilterra, riempiono sempre la bocca. Quelli delle due rose dovrebbero far paura al solo pensiero. Eppure, l'amalgama, ultimamente non funziona. Francia e Inghilterra arrivano da un mondiale fallimentare che ha lasciato traccia più sui giornali di gossip che sulle cronache sportive.

Sono passati due anni dall'appuntamento sudafricano, due anni in cui le rispettive federazioni hanno cercato di ricostruire qualcosa per tornare a competere ad alto livello. Liti, ammutinamenti, e un allenatore senza qualche rotella per la Francia (ricordate Domenech?..quello che non voleva giocatori dello scorpione perché portavano jella?) incomprensioni, ritiri come caserme, e poi processi (caso Terry) per l'Inghilterra, con tanti di quei problemi che neppure un duro come Capello è riuscito a gestire. Tutto questo è alle spalle.

Adesso alla guida della Francia c'è Laurent Blanc, lontano anni luce dal suo predecessore. Uomo quadrato e affidabile, la persona giusta per trarre il meglio da una formazione che, rinnovata e con l'innesto di tanti giovani, di campioni ne ha da vendere. Gli inglesi sono passati invece da un sergente di ferro come Capello a una sorta di ‘cartone animato' come Roy Hodgson, gran personaggio ma certamente più morbido nella gestione di un gruppo che ama autogestirsi, o quasi.

Alle 18 capiremo chi, tra le due federazioni, ha più guadagnato nei cambi radicali. Blanc dovrebbe scendere in campo schierando un 4-3-3 con Lloris con Diarra e Malouda sulle ali e Benzema davanti come punta centrale, supportato da Nasri e Ribery.

L'Inghilterra invece è orientato verso il modulo classico: 4-4-2. Hart in porta, con Johnson, Cole, Terry e Lescott in difesa. Un centrocampo incerto fino alla fine e la necessità di sopperire in attacco alla pesante assenza di Rooney che salterà per squalifica le prime due giornate. Davanti dovrebbero esserci Young e Carrol.

Comunque vada per le due nazionali sarà un test importantissimo. Per capire, soprattutto, se da questo Europeo si possa partire per tornare tra le prime della classe. La Francia sembra più pronta dell'Inghilterra che non ha avuto molto tempo per apprendere schemi e filosofia del nuovo tecnico. Una Francia che parte a fari spenti ma che ha le qualità tecniche per sorprenderci. La differenza tra le due squadre potrebbe essere proprio il peso specifico là davanti, dove Benzema, con il suo brillante stato di forma, sembra quasi una beffa per gli inglesi costretti a rinunciare alla principale bocca di fuoco, Rooney, che scalpita per tornare ma per ora può solo stare a guardare.

In questa sfida c'è anche un po' di Italia: l'arbitro Nicola Rizzoli.
Questa sera invece, nella seconda sfida di giornata, ci sarà tanto Milan. Il presente contro il passato rossonero. Il simbolo del passato, Shevchenko e il presente rappresentato da Ibrahimovic. Due generazioni di grandi bomber a confronto con le maglie di Ucraina e Svezia.

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