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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2012 alle ore 16:03.

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di Lara Vecchio
La semina è finita. Ognuna delle 16 squadre ha posato la prima pietra su questo Europeo e come nella miglior tradizione è il momento di fare un primo bilancio, ma soprattutto di fare proiezioni che quasi certamente verranno smentite a partire dalle prossime ore. Ma il bello di queste manifestazioni è anche questo: arrogarsi il sacrosanto diritto di cambiare idea con cadenze imbarazzanti senza, per questo, vergognarsi della propria incoerenza. Di una cosa siamo certi: poche squadre hanno mostrato il loro vero volto. La prima giornata è stata giocata mediamente al risparmio. Perdere la prima o porta una sfortuna sfacciata o, nella maggior parte dei casi, compromette due anni di duro lavoro, di sogni e speranze. Per questo di spettacolo squisitamente tecnico ne abbiamo visto pochino. Tanto tatticismo sì, al grido di ‘primo, non prenderle'. E così, l'unica squadra che ha davvero impressionato è la Russia ma l'aspettiamo al varco con test più significativi prima di appiccicarle etichette.

Gruppo A Appunto. La Russia. E' partita a razzo suonando la Repubblica Ceca come un tamburo con un 4-1 che ha messo in luce, è vero, il bel gioco e la solidità della squadra di Advocaat ma anche tutti i limiti dei cechi. Balzare in testa al girone è stato un gioco da ragazzi dopo il pareggio spettacolare tra Polonia e Grecia, un 1 – 1 che sta stretto a entrambe le squadre. Oggi di nuovo in campo con Grecia-Rep. Ceca e Polonia-Russia. Se i cechi sono usciti umiliati dalla gara coi russi, e il loro principale obiettivo sarà quello di recuperare autostima e fiducia, la Grecia già perde pezzi per strada e si presenta all'appuntamento pomeridiano con tanti assenti in avanti ma soprattutto sguarnita della coppia centrale di difesa titolare per la squalifica di Papastathopoulos e l'infortunio di Papadopoulos. La Russia invece, in serata, avrà tra i piedi il primo match ball di questo Europeo. Ma i padroni di casa affidano le armi facendo leva sull'indiscusso talento del bomber Lewndowski e sul trascinante pubblico di casa.

Classifica: Russia 3 Polonia e Grecia 1; Rep. Ceca 0.

Gruppo B Il girone più tosto e più difficile rischia di mietere la prima vittima eccellente. Eterna favorita ed eterna incompiuta, l'Olanda è partita con il piede sbagliato e il danese Khron-Deli ha vanificato lo sterile dominio degli orange che, per tornare in corsa, dovranno vedersela con ben altra caratura di avversari: la Germania e il Portogallo. I tedeschi guidano il girone grazie alla vittoria di misura sui lusitani firmata da Mario Gomez mentre il Portogallo ancora grida vendetta per la traversa stampata da Pepe e, forte del bomber più prolifico d'Europa, Cristiano Ronaldo, promette battaglia a partire da domani quando insidierà la sorprendente leadership dei danesi.

Classifica: Danimarca e Germania 3; Portogallo e Olanda 0.

Gruppo C E veniamo a noi. I tormentati dubbi della vigilia intorno alla condizione degli azzurri e alle scelte tattiche di Prandelli ci hanno fatto vedere l'1-1 con la Spagna con gli occhi dell'amore. In fondo di fronte avevamo i campioni del Mondo in carica. Una squadra infarcita di stelle che militano nelle due squadre più potenti d'Europa, Barca e Real. E allora ecco che il bicchiere è pieno per trequarti almeno. Alla fine, però, le idee del nostro ct non sono ancora chiarissime. Di fatto ha funzionato più la coppia d'attacco di riserva che quella titolare: Di Natale e Giovinco meglio di Balotelli e Cassano che però sono e restano gli uomini in cui è stata riposta la grande fiducia per questa manifestazione. Fugato anche il dubbio De Rossi che nell'insolito ruolo di difensore ha dato più di quanto fosse legittimo attendersi. A centrocampo però qualcosa non ha funzionato, soprattutto sugli esterni con Maggio e Giaccherini che hanno abbassato la media della prestazione. Anche Del Bosque però ha le idee confuse. Partito senza attaccanti di ruolo ha ceduto alle sirene di Torres in corsa. Vedremo nelle prossime gare cosa deciderà di fare per capire finalmente se l'armata rossa intenda imporre il proprio modulo indipendentemente dagli avversari o se, più modestamente, preferisca non correre rischi adeguando il suo gioco alla contendente di turno. Certo è che la Croazia vista contro l'Irlanda (3-1 il finale) potrebbe non essere un fuoco di paglia e allora meglio drizzare le antenne. Neppure Trapattoni però ha alzato bandiera bianca. Come nel suo stile ci crederà fino alla fine e con il suo gioco difensivo potrebbe rovinare i piani di Spagna e Italia. Difficile pensare che possa accaparrarsi uno dei due posti per accedere ai quarti ma potrebbe rivelarsi uno scomodissimo ago della bilancia.

Classifica: Croazia 3; Italia e Spagna 1; Irlanda 0

Gruppo D Francia e Inghilterra, che delusione. Il livello individuale dei giocatori in campo è inversamente proporzionale al gioco espresso. Un gol a testa, neanche troppo spettacolare e nulla di più. Per il vero spettacolo abbiamo dovuto attendere la gara serale dove il caro vecchio Schevchenko ha inscenato uno show individuale (doppietta di testa) da fare invidia a uno come Ibrahimovic che pure il suo lo ha fatto segnando il primo gol che ha portato momentaneamente in testa la Svezia. Ma è un girone ancora tutto da scoprire. Siamo certi che quella vista alla prima uscita non sia la vera faccia di Francia e Inghilterra. I Leoni soprattutto hanno un asso nella manica da giocarsi nell'ultima gara del girone. Ed è un asso che porta il nome di Rooney (che sta scontando una squalifica), uno che i connotati di una squadra è in grado di cambiarli da solo. Sempre che non sia troppo tardi.

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