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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2012 alle ore 11:55.
Primarie aperte del Pd, ai seggi domenica 25 novembre, ed eventuale ballottaggio - se nessun candidato conquisterà il 50%+1 dei consensi - una settimana dopo, domenica 2 dicembre. Nel giorno in cui i leader di Pd, Sel e Partito socialista, Pier Luigi Bersani, Nichi Vendola e Riccardo Nencini, presentano a Roma i contenuti della Carta d'Intenti per l'Italia bene comune» si chiariscono anche i principi regolamentari che guideranno la selezione del candidato presidente del Consiglio tra le fila del centrosinistra.
Obbligo di registrazione e sottoscrizione dell'appello per la sinistra
Per votare alle primarie, bisognerà registrarsi entro il primo turno «con procedure distinte dalle operazione e dall'esercizio del voto». Potranno esprimersi solo i cittadini «che dichiarano di riconoscersi nella carta d'intenti, versano un contributo di almeno due euro e si impegnano a sostenere il centrosinistra alle politiche del 2013, sottoscrivendo un appello pubblico per la sua affermazione elettorale e iscrivendosi all'Albo» degli elettori. Il regolamento dovrà essere approvato dai garanti entro il 21 ottobre.
Per «sobrietà» no a spot e pubblicità
Le iscritte e gli iscritti all'albo costituiranno la base elettorale delle primarie e avranno automaticamente diritto al voto all'eventuale secondo turno. Ai fini della trasparenza, «ciascun candidato dovrà pubblicare online, con cadenza settimanale, ogni contributo diretto o indiretto superiore ai 500 euro». Nel regolamento delle primarie del centrosinistra si legge anche che «ai fini della sobrietà» della campagna elettorale sono vietati «spot su radio, televisioni, giornali, internet o affitto di spazi su cartelloni pubblicitari».Assente
Assente l'agenda Monti, spazio alle coppie gay
Scorrendo la Carta di intenti, balzano agli occhi assenze di peso - manca ogni riferimento alla fa,osa "Agenda Monti" - e impegni "inombranti" per il futuro della coalizione, come il riconoscimento delle coppie gay: «Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico».
La "discontinuità" di un programma sintetico
La carta d'Intenti presentata dai tre leader del centrosinistra punta anche a segnare una sostanziale discontinuità con i precedenti programmi elettorali della sinistra. Per questo, il documento è stato descritto in apertura dell'incontro come un «programma non tassativo» suddiviso in dieci punti (Visione, Democrazia, Europa, Lavoro, Uguaglianza, Sapere, Sviluppo sostenibile, Beni comuni, Diritti, Responsabilità), che includono una efficace sintesi di impegni prioritari «molto più vincolanti di pagine e pagine di programma» di qualche anno fa.
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