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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2012 alle ore 14:49.

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Beppe Grillo (Ansa)Beppe Grillo (Ansa)

Una foto e sopra la scritta "Chi l'ha visto?". E' Matteo Renzi la vittima degli strali odierni del leader del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo. «Trovo immorale - ha scritto sul suo blog - che un sindaco rimetta il suo mandato per altri incarichi da lui considerati più importanti. È alto tradimento nei confronti degli elettori usati come un trampolino di lancio. Un caso di arrampicatore politico. La legge dovrebbe proibirlo o, in mancanza di una legge, almeno l'etica personale. Il fantasma di un ex sindaco si aggira in una Firenze strangolata dai debiti: è Matteo Renzi».

Renzi ribatte su Twitter: «per dire che Firenze affoga nei debiti bisogna non capire nulla di nuoto oppure non capire nulla di economia. Beppe Grillo nuota bene».

Grillo scrive: «Da quando Renzi è in campagna elettorale per le primarie - si legge - non si è mai presentato in consiglio comunale. In precedenza, nella stragrande maggioranza dei casi, l'ebetino di Firenze è rimasto in consiglio per un massimo di 30-45 minuti a fare la sua conferenzina per poi andarsene senza neppure ascoltare i consiglieri comunali. Ecco i dati del "grande assenteista" dal suo insediamento in Palazzo Vecchio fino al 10 ottobre 2012: 2009: su 17 sedute, assente 5; 2010: su 48 sedute, assente 26 volte, presente 22; 2011: su 44 sedute assente 2, presente 23; 2012: su 39 sedute, assente 25».

«Dall'inizio delle primarie, dal 13 settembre 2012, non è mai stato presente in Consiglio. Forse il motivo per cui Renzi non si fa più vedere - ha sottolineato Grillo - sono i debiti verso i fornitori che hanno eseguito lavori per il Comune, debiti pari a 98 milioni di euro. I fornitori, infatti, vorrebbero incontrarlo di persona. 11 milioni circa sono di spesa corrente che andavano pagati a 90 giorni con ritardi ancora contenuti, 30 milioni sono di spesa in conto capitale (opere pubbliche) con ritardi che risalgono fino a giugno 2011. Per questi debiti sono stati emessi mandati di pagamento senza essere onorati. Per i restanti 56 milioni il Comune ha regolarmente validato le fatture senza saldarle perché mancano i soldi e si sforerebbe (?) il Patto di Stabilità».

«Di questi tempi un'attesa eccessiva - è la conclusione del post - è fatale per qualsiasi impresa, ma non per Renzi. 40 milioni euro sono stati spesi per rifacimenti e abbellimenti di strade e piazze di cui lui va tanto fiero nei salotti televisivi (grazie al portafoglio dei cittadini...). Intanto a Palazzo Vecchio sta arrivando una miriade di decreti ingiuntivi mentre Renzi si atteggia a premier e prepara la grande fuga in Parlamento».

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