Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2012 alle ore 15:36.

My24

Matteo Renzi ha un problema. Nella corsa per le primarie tutti gli riconoscono capacità di cambiamento, intuito e formidabile sveltezza politica, ma questo basta a candidarsi a governare un grande Paese cruciale per l'Europa com'è l'Italia?


«Noi siamo un gruppo di amministratori di città grandi e piccole» ti risponde con la prontezza di chi si aspetta l'obiezione, «conosciamo i problemi, conosciamo i dossier, conosciamo come si governa». L'intervista al Sole 24 Ore l'ha cercata e l'ha voluta. Ti accoglie in maniche di camicia davanti a una tazza di latte e cornflakes. Ma sa che in questo momento è importante per lui dimostrare di essere "fit to rule": di essere in grado di governare, di conoscere e saper affrontare anche le questioni più difficili dell'economia, con proposte serie e concrete.

Amministrare un Comune è una cosa, discutere con la Merkel delle condizioni del fondo Esm o del futuro dell'Europa è un'altra...
Ho visto che Casini ha detto che la Merkel con me si metterebbe a ridere, sarebbe già un bel risultato. Ma al di là delle battute dico che se l'Italia, con me e senza di me, porta la parte migliore di se stessa ai tavoli europei, con l'autorevolezza delle riforme che faremo, non avrò alcuna timidezza, nessun senso di inadeguatezza. Se noi vinciamo portiamo al governo quelli più bravi. Faremo quella che Luigi Zingales chiama la lotta alla peggiocrazia. La sinistra storica non teme il mio liberismo, teme la mia libertà.

Ma lei si definisce liberista?
Mi definisco una persona libera, che è una cosa diversa, loro mi definiscono liberista. Solo ora l'Italia sta riuscendo, anche grazie a Monti, a conquistare credibilità in Europa. Basta un niente…
Il centro-sinistra non può mettere in discussione il profilo che Monti ha dato all'azione di Governo, questo è il primo messaggio che dobbiamo dare sia agli osservatori stranieri che al mondo esterno al Pd. Mi è capitato di interloquire con politici e stampa internazionale, con i Fondi d'investimento, a tutti balena negli occhi il terrore quando pensano a una sinistra che possa rimettere in discussione la linea europeista che Monti ha messo in piedi.
Il Pd di Bersani non mette in discussione la linea europea, ma poi sostiene in Parlamento una proposta di revisione della riforma Fornero dal costo di 30 miliardi.
Un errore grave. La riforma Fornero va mantenuta. La si può migliorare, ma non va indebolita, anche perché contiene un valore di equità tra le generazioni. Piuttosto, per renderla più credibile sarebbe bene che la politica rinunciasse a qualunque vitalizio.

Parole utili a rassicurare mercati e diplomazie internazionali, ma non è che il programma economico di Renzi è identico a quello di Monti, magari in formato smart-phone?

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.