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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2012 alle ore 15:19.

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Per il completamento del restyling della legge di stabilità mancano solo i ritocchi del Senato. Oggi la Camera darà il suo via libera al provvedimento, e al "Bilancio", dopo che ieri il Governo ha incassato dall'assemblea di Montecitorio le tre fiducie sugli altrettanti articoli del testo uscito dalla commissione Bilancio giungendo così a quota 46 blindature. La maggioranza si è mostrata compatta: i sì sono stati 426 alla prima votazione, 433 alla seconda a 395 alla terza; i no, rispettivamente, 88, 85 e 75, le astensioni 21, 18 e 10. Alla terza fiducia 8 sono stati i voti contrari arrivati dal Pdl nelle cui fila il 30% dei deputati (61) è risultato assente.

Il passaggio a Palazzo Madama non si annuncia comunque del tutto privo di insidie. E nel ristretto pacchetto di modifiche che i senatori puntano ad approvare ci potrebbe essere qualche ulteriore novità. Come, ad esempio, la riformulazione della misura sull'Imu per gli enti no profit alla quale starebbe lavorando il Tesoro. Anche se questo intervento potrebbe essere dirottato sul decreto sui costi della politica.

Due i punti fermi del pacchetto dei ritocchi alla legge di stabilità in arrivo a palazzo Madama: il raddoppio dei fondi da 200 a 400 milioni per i malati di Sla e le nuove misure per salvaguardare maggiormente il comparto sicurezza dai tagli della spending review. Ma ai primi punti del menù ci sono anche il recupero dei 250 milioni per la detassazione della produttività nel 2013 spostati alla voce "Comuni alluvionati", il ripristino dell'indicizzazione per le pensioni di guerra, un nuovo micro-intervento per la scuola (edilizia scolastica), la revisione in versione selettiva della Tobin tax e l'allentamento mirato del patto di stabilità interno per alcuni Comuni in difficoltà. Un'operazione, quest'ultima, non scontata ma su cui continua il pressing dell'Anci, con i sindaci che minacciano di dimettersi in massa.

Quasi certo appare l'aumento dei fondi per i malati di Sla. A dare la disponibilità del Governo a raddoppiare la dote di 200 milioni prevista dal testo modificato dalla Camera è stato ieri il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, al termine di un incontro con una rappresentanza dei malati di Sclerosi laterale amiotrofica. Che, dopo le assicurazioni ricevute, hanno deciso di sospendere lo sciopero della fame in atto da quasi un mese.

Sul versante della produttività il lavoro del Senato terrà conto dell'esito dell'incontro deciso di ieri sera tra Governo e parti sociali. In ogni caso una parte della maggioranza è decisa a far salire a 1,2 miliardi la dote per la detassazione nel 2013 recuperando i 250 milioni destinati dalla Camera ai Comuni alluvionati.

Altre novità potrebbero riguardare l'Imu per gli enti no profit. Il Governo sta scrivendo il regolamento di attuazione della norma inserita nel decreto sui costi della politica, ma avrebbe pronta sul tavolo un'opzione alternativa con una riformulazione della stessa misura. Nei giorni scorsi la Camera aveva approvato un ordine del giorno che invitava l'Esecutivo a distinguere tra le attività commerciali e quelle non lucrative per evitare che, ad esempio, una mensa per i poveri, acquistando alimenti, paghi l'Imu. L'orientamento del Tesoro è invece di distinguere tra attività commerciali e non commerciali senza ulteriori estensioni, mentre per le situazioni "miste" ci si dovrebbe basare sull'attività prevalente e sul meccanismo delle quote. Se la scelta ricadrà sulla riformulazione della norma, l'emendamento potrebbe essere inserito nel Ddl stabilità, anche se resta percorribile la strada del decreto sui costi della politica, attualmente all'esame di palazzo Madama.

In ogni caso al Senato dovrebbe restare immutato il capitolo fiscale del testo che approverà oggi la Camera, dopo l'ok di ieri alle tre fiducie alla presenza, per una parte del dibattito, del ministro Vittorio Grilli. Un capitolo imperniato sull'aumento delle detrazioni per i nuclei con figli, sullo stop all'aumento dell'aliquota Iva del 10% con il dietro-front sul taglio dell'Irpef e sulla stretta sugli "sconti fiscali". Previsto anche un fondo taglia-tasse dal 2013 privo di dotazione di partenza. Il testo, dal quale è stato cancellato il prolungamento a 24 ore dell'orario degli insegnanti, prevede anche l'estensione della platea degli esodati da salvaguardare e un parziale sblocco del turn over per il comparto sicurezza.

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