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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2012 alle ore 17:30.
La lunga marcia dell'attuazione delle riforme del Governo Monti procede ancora lentamente, anche se guadagna qualche tassello importante. Un mese fa il primo "tagliando" del Sole 24 Ore sul varo dei provvedimenti attuativi necessari a rendere efficaci quelle riforme aveva tracciato un quadro che dimostrava come il traguardo fosse ancora lontano, con una percentuale bassissima di decreti e regolamenti arrivati in porto. Certo molte delle norme messe in campo fino ad oggi sono diventate immediatamente operative senza bisogno di alcuna attuazione.
Sulle altre il Governo ha continuato a lavorare in queste settimane e all'inizio di settembre ha messo a punto un documento con la mappa di tutto quello che è stato fatto e quello che resta da fare.
Oggi, come promesso ai lettori, il Sole torna a puntare la lente sullo stato di attuazione delle riforme e lo fa partendo proprio dal monitoraggio del Governo, che prende in considerazione, però, soltanto gli atti legislativi che devono uscire dai ministeri, considerando per attuati solo quelli pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale e tralasciando circolari e documenti interpretativi e quelli di competenza di Autorità indipendenti (e proprio la differenza dei sistemi di rilevazione giustifica la diversità dei numeri rispetto a quelli pubblicati dal Sole un mese fa).
La sostanza, però, non cambia: il tasso di attuazione, su una mole complessiva di 420 provvedimenti, resta molto basso e si ferma al 9,5 per cento. E in molti casi il termine fissato per l'approvazione è scaduta da tempo. Al l'appello risultano solo 40 provvedimenti, mentre 380 restano sulla carta. Va un po' meglio per le riforme più risalenti nel tempo. Il salva-Italia, arrivato a fine 2011, incassa una quota che sale al 28,6%, seguito dal Dl semplificazioni fiscali (14,7%) e dal cresci-Italia (11,5%). A secco di provvedimenti invece la riforma del lavoro e anche il decollo delle semplificazioni arranca.
In trenta giorni hanno però visto la luce tre provvedimenti importanti come il regolamento per il cambio di residenza veloce, le modalità per il rilascio delle garanzie sui project bond e le norme che consentono ai grandi cantieri di riutilizzare i materiali di scarto degli scavi senza l'obbligo di mandarli in discarica. Certo i ministeri hanno ancora molto da fare. In assoluto il più sovraccarico è l'Economia, con un quarto dei provvedimenti complessivi, ma che insieme a Giustizia e Salute è quello che ha una delle migliori performance (16,7%). Per Lavoro e Pubblica amministrazione resta invece ancora molto da fare.
Il cammino verso la crescita procede, ma occorre stringere i tempi per arrivare con le carte in regole alla fine della legislatura. Il Sole 24 Ore continuerà a darne conto ai lettori.
1 - Salva Italia
2 - Cresci Italia
3 - Semplificazione
4 - Semplificazione fiscale
5 - Lavoro
6 - Spending review
7 - Sviluppo
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