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Questo articolo è stato pubblicato il 08 dicembre 2012 alle ore 22:30.
L'ultima modifica è del 08 dicembre 2012 alle ore 12:59.

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Il presidente della Repubblica e il premier in una foto d'archivioIl presidente della Repubblica e il premier in una foto d'archivio

«Spero che non ci sia bisogno di aiuti Ue»
A proposito degli aiuti europei anti-spread e della situazione politica in Italia, il premier ha confidato: «Sarei felice se noi non avessimo bisogno, nonostante le recenti piccole "crespaciones" (increspature, ndr) come direbbe il mio amico Almunia, di usare questi strumenti».

Il Professore: riforme grazie al «disarmo» delle forze politiche
Secondo il capo del Governo, l'Italia ha compiuto importanti passi in avanti. Il Professore ha ricordato quanto avvenuto al G8 che si è svolto l'anno scorso a Cannes. Nel farlo ha sottolineato che il Paese in un anno è uscito da una crisi «estremamente grave» e ha fatto riforme che nessun partito da solo poteva fare e che sono state possibili grazie al «disarmo» delle forze politiche. La lotta all'evasione fiscale, ha aggiunto il presidente del Consiglio, ripagherà i cittadini. Secondo Monti contro questa piaga «bisogna assumere la psicologia del guerriero».

«Evitare di tornare alla situazione precedente»
«Bisogna assolutamente evitare che l'Italia ricada» nella situazione precedente quando, prima di questo governo, ha rischiato di essere il detonatore che poteva far saltare l'Eurozona, ha detto il premier.

«I conti sono al sicuro»
Monti ha preferito vedere il bicchiero mezzo pieno, rivendicando quanto di positivo è stato fatto dal suo esecutivo. Il fatto che con l'approssimarsi delle elezioni, che comunque sarebbero arrivate in aprile, il Pdl abbia deciso di «ritirare il suo appoggio sistematico, ha introdotto - a suo parere - un elemento molto importante» nella politica italiana, «ma vorrei che non vi sfuggisse» - ha continuato il premier - il risanamento di bilancio fatto in un anno.

Monti: anche da noi populismi e promesse illusorie
Se questo è il contesto generale, esiste un nemico da tenere lontano. È il rischio di scorciatoie populiste. Il fenomeno, secondo il premier, «esiste in molti paesi» e «anche in Italia: è un fenomeno molto diffuso con la tendenza a non vedere la complessità dei problemi o forse a vederla, ma a nasconderla ai cittadini elettori facendo leva sui loro interessi immediati e senza fare azioni di spiegazioni della complessità dei problemi come io credo faccia parte dei doveri di chi ha delle responsabilità politiche». «Purtroppo questa scorciatoia - ha aggiunto il capo del governo - verso la ricerca del consenso anche attraverso la presentazioni di promesse illusorie è un fenomeno che in molti Paesi europei e non solo europei sta caratterizzando la vita politica».

Berlusconi: in campo per vincere. Il 10 marzo per le elezioni va bene
Mentre Monti partecipava al World policy conference di Cannes, in Italia Silvio Berlusconi faceva visita alla squadra del Milan, a Milanello. Il Cavaliere ha ricordato ai giornalisti che il suo ritorno ha un obiettivo ben definito: vincere. «Io non entro in gara per avere un buon posizionamento - ha affermato - . Sono sempre entrato, per carattere, in una gara per vincere». Quanto alla data delle elezioni, «si é indicata la data del 10 marzo - ha ricordato l'ex premier -. Mi sembra vada bene».

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