Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 dicembre 2012 alle ore 10:50.

My24

Polemiche e critiche (e voci sui possibili candidati centristi, tra cui l'ipotesi di vedere in pista in ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, subito smentita con una nota dal Viminale) nel "day after" il debutto - con qualche attrito interno, - della nuova formazione politica guidata dal premier uscente Mario Monti, incardinata sul varie anime (Udc, Fli, Italia Futura, associazioni di area, vari "ex" di altri partiti). Tra i primi a censurare le scelte del Professore il leader Pdl e candidato premier Silvio Berlusconi, che ha esternato a più riprese la propria ostilità al nuovo soggetto politico.

Berlusconi (Pdl): «Nuova coalizione ruota di scorta del Pd»
In mattinata, nel corso di in una intervista televisiva, Berlusconi ha inizialmente sottolineato come la nuova coalizione punta a «fare da ruota di scorta del Pd», continuando la politica di austerità «che ha portato l'Italia in queste condizioni». Quanto alla decisione di «assumere il ruolo di leader della coalizione dei partitini del centro», questa comporta per Monti «una caduta di credibilità rilevante». Più tardi, pressato dai giornalisti, l'ex premier ha spiegato: «C'è stata una grande delusione credo da parte di tutti, una grande caduta di credibilità del personaggio. Le promesse da marinaio sono un bel viatico per chi vuole avere la fiducia degli elettori».

Le critiche dell'ex premier: «Pochi voti per Lista Monti»
«Io penso che questa coalizione tra Fini, Monti e Casini sia stata fatta proprio per favorire la sinistra», ha sottolineato nel pomeriggio Berlusconi conversando con i giornalisti nell'atrio della Stazione Centrale di Milano, dopo essere sceso dal Frecciarossa con cui era partito in mattinata dalla Capitale. «Io non credo che gli italiani cadano in questo tranello, soprattutto gli elettori moderati», ha proseguito l'ex presidente del Consiglio, aggiungendo che la nuova coalizione prenderà sicuramente «Pochi voti, secondo tutti i sondaggi».

«Se vinciamo commissione sui fatti legati all'arrivo di Monti»
Tra le dichiarazioni di Berlusconi, anche l'annuncio di una commissione parlamentare di inchiesta, nel caso sia chiamato a fare il premier, per indagare sui fatti che nel novembre scorso portarono al suo passo indietro per lasciare spazio a Monti: «In quel momento c'é stata una vera e propria congiura e noi, vincendo, instaureremo subito una commissione per esaminare quei fatti». Per Berlusconi, la nascita del governo Monti «è stata una manovra finanziaria e politica». Per quale motivo - si chiede l'ex premier - «Fini ha lasciato il partito di cui era co-fondatore, praticamente il numero due, il mio successore, per passare con l'opposizione e finire per raccogliere adesso l'uno per cento con un partitino politico? Si deve scavare per capire quali sono state le motivazioni».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi