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Questo articolo è stato pubblicato il 04 gennaio 2013 alle ore 11:02.

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Saranno escluse dal beneficio economico le madri già esentate dal pagamento delle rette dei nidi per motivi di reddito e le madri che già godono dei contributi previsti dal Fondo per le politiche attive, mentre il bonus sarà concesso in misura parziale a coloro che hanno un contratto part time. Nel decreto si affida infine all'Inps anche il monitoraggio sull'andamento della spesa sui tre anni della sperimentazione con la sottolineatura, contenuta nella relazione tecnica, che i contributi economici per le madri lavoratrici saranno concessi «fino a concorrenza delle risorse disponibili in ciascun anno».
L'unico rammarico resta per il fatto che la selezione delle domande di contributo economico verrà fatta sulla base dei vecchi (e meno equi) Isee. Infatti, dopo la sentenza della Corte costituzionale del 19 dicembre scorso che ha bocciato l'articolo 5 del Salva Italia, è caduto nell'incertezza il destino del Dpcm che riforma l'Isee e a cui ha lavorato per un anno intero il sottosegretario al Lavoro, Maria Cecilia Guerra. Solo la Conferenza unificata, in una seduta straordinaria, potrebbe acquisire "in corsa" il provvedimento e dare il via al varo dei nuovi Isee già nei primi mesi dell'anno.

I CONGEDI
Per i padri

Da quest'anno scatta il congedo obbligatorio di un giorno e il congedo facoltativo di due giorni per i padri. Sono da utilizzare entro il quinto mese di vita del figlio. Le due forme di congedo sono riconosciute anche ai padri adottivi o affidatari, con trattamento economico a carico dell'Inps pari al cento per cento della retribuzione e con contribuzione figurativa piena.
I congedi dovranno essere utilizzati in soluzione unica e potranno essere effettuati dopo una comunicazione preventiva al datore di lavoro da farsi con almeno 15 giorni di anticipo

I CONTRIBUTI
Per le madri

Le donne lavoratrici, negli undici mesi successivi al congedo di maternità, potranno accedere, al posto del congedo parentale, a un contributo economico utilizzabile o per pagare una baby sitter o per coprire la retta del nido (pubblico o privato accreditato). Si tratta di 300 euro netti mensili per sei mesi. Se la madre opta per la prima soluzione potrà utilizzare i voucher per pagare la baby sitter, mentre nel caso del nido sarà l'Inps a bonificare direttamente la quota prevista alla struttura interessata

IL MONITORAGGIO
Inps verifica

Il decreto ministeriale stanzia 78 milioni l'anno, per il triennio 2013-2015. Le risorse verranno coperte attingendo dal Fondo per l'occupazione femminile e dei giovani.
Si affida infine all'Inps la responsabilità di monitorare l'andamento della spesa sui tre anni della sperimentazione con la sottolineatura, contenuta nella relazione tecnica, che i contributi economici per le madri lavoratrici saranno concessi «fino a concorrenza delle risorse disponibili in
ciascun anno»

L'ATTUAZIONE DELLE NORME SUL LAVORO
Tirocini

Dovrebbero essere calendarizzate alla prossima conferenza Stato-Regioni (forse il 24 gennaio) le linee guida sui tirocini, che puntano a ridisegnare la nuova cornice normativa entro cui le Regioni dovranno muoversi nel disciplinare gli stage nei propri territori

Produttività
Dopo l'intesa raggiunta tra le parti sociali (tranne la Cgil), la legge di Stabilità ha messo sul piatto 2,150 miliardi nel triennio 2013-2015 per la detassazione dei salari di produttività. Tuttavia, per far decollare questa speciale agevolazione, serve l'emanazione di un Dpcm entro il 15 gennaio

Contratti a termine
Le parti sociali, in sede contrattuale, potranno disciplinare le ipotesi di riduzione degli intervalli tra un contratto a termine e il successivo. In ogni caso, il ministero del Lavoro potrà intervenire entro il 18 luglio per individuare altri casi specifici dove ridurre questo "stop and go" (oggi fissato in 60 e 90 giorni)

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