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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2013 alle ore 12:40.
L'ultima modifica è del 25 gennaio 2013 alle ore 11:13.

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Ore 11.37. Associazione magistrati e doveri delle toghe, invito a riflettere
Da Lupo, anche un invito all'Anm: «Sulla nuova dimensione dei doveri sarà nuovamente chiamato a riflettere l'associazionismo giudiziario, quando dovrà aggiornare il codice etico dei giudici italiani, il primo adottato in un Paese europeo (1994), confrontandosi con le rinnovate tensioni e le più acuite sensibilità diffuse nell'attuale società italiana, in tema di imparzialità o in materia di partecipazione dei magistrati alla vita politico-parlamentare, verso comportamenti, prese di posizione, scelte individuali, pur formalmente legittimi, ma che hanno ricadute pubbliche che rischiano di coinvolgere la stessa credibilità della giurisdizione».

Ore 11.36. Ricordo di Loris D'Ambrosio
Quelle appena descritte, aggiunge il primo presidente della Cassazione, «Sono le qualità che qualche mese fa elencammo come proprie di un nostro amico e collega, Loris D'Ambrosio, la cui perdita avvertiamo come incolmabile mancanza».

Ore 11.35. Cosa comporta l'etica della responsabilità che si impone ai giudici
L'etica della responsabilità, piega Lupo, «è certo esigente, ma non è impossibile: richiede elevata qualificazione e competenza professionale, ricerca paziente e approfondimento serio di ogni questione, razionalità e ragionevolezza, costume di sobrietà e di rigore personale e professionale, scrupoloso rispetto delle competenze, tensione verso la ricerca della verità nella rigorosa osservanza delle regole, massima attenzione alle ragioni degli altri, a cominciare dai più deboli che soltanto nella giustizia possono confidare».

Ore 11.32. Giudici chiamati a confrontarsi con Ue e Carta dei diritti
«Oggi i giudici sono chiamati, rileva il primo presidente, a confrontarsi con l'Unione europea e con la sua Carta dei diritti fondamentali: è necessario e doveroso operare - ovviamente nel rigoroso ambito di possibile applicazione - per accrescere la consapevolezza del ruolo essenziale della giurisdizione come fattore di coesione e d'integrazione giuridica e giudiziaria».

Ore 11.31 . Ormai globalizzazione dei diritti convive con quella dei mercati
In un passaggio, Lupo fa un parallelo tra globalizzazione del diritto e globalizzazione dei mercati: «Nel mondo globalizzato l'effettività della tutela dei diritti proclamati dalle Costituzioni e delle Carte è in larga parte affidata ai Tribunali e alla Corti, che finiscono con il realizzare una globalizzazione dei diritti, potenzialmente idonea a convivere con quella dei mercati e della finanza, correggendola e integrandola».

Ore 11.26. Il "valore aggiunto" dei giudici europei
«Anche il circuito giurisdizionale», continua Lupo, «è divenuto più complesso e vede accanto al giudice ordinario non soltanto la Corte costituzionale, ma anche la Corte di giustizia e la Corte europea dei diritti umani, con i condizionamenti che da esse derivano, ma altresì con il "valore aggiunto" che esse apportano agli atti del giudice ordinario».

Ore 11.24. Norme europee si affiancano alla Costituzione
«Ai limiti, ai vincoli, agli indirizzi che al legislatore derivano dalla Costituzione della Repubblica», spiega il primo presedente, «si aggiungono quelli prodotti dall'integrazione dell'ordinamento italiano nell'Unione europea e nel sistema del Consiglio d'Europa. Nasce anche da qui la crescente complessità dei rapporti tra legislazione e giurisdizione, tra politica e giustizia.

Ore 11.22. Sistema giuridico europeo vera sfida per l'Italia
Il suo intervento, spiega Lupo, intende essere soprattutto una riflessione «sul ruolo e l'impegno delle giurisdizioni e dei giudici per la costruzione di un effettivo sistema giuridico europeo. Anche sul piano giuridico e giudiziario è questa la sfida con cui il nostro Paese deve misurarsi».

Ore 11.21. Giustizia tema cruciale del prossimo Parlamento
Lupo ricorda poi l'ultimo messaggio di fine anno di Napolitano e ribadisce che la giustizia «è una di quelle "tematiche cruciali" sulle quali "saranno necessari nel nuovo Parlamento sforzi convergenti, contributi responsabili alla ricerca di intese, come in tutti i paesi democratici quando si tratti di ridefinire regole e assetti istituzionali».

Ore 11.20. Terza ed ultima relazione per il Primo presidente
Questa, continua Lupo, sarà la terza ed ultima relazione sull'amministrazione della giustizia da lui presentata: «è l'ultima volta che mi toccano questo onore e questa responsabilità», visto che a metà maggio lascerà la Presidenza della Corte e toga «che ho indossato per quasi cinquanta anni».

Ore 11.15. Lupo ringrazia Napolitano per il suo rigore sulla giustizia
Nelle prime battute del suo intervento, il "padrone di casa", il primo presidente della Cassazione Ernesto Lupo si rivolge al Presidente della Repubblica, presente in sala. E lo ringrazia per lo scrupolo e il rigore con cui «ha sempre esercitato le Sue alte funzioni di Capo dello Stato anche nella delicata materia della giustizia, sovente oggetto di tensioni e contrapposizioni che il Suo intervento ha ricondotto nell'alveo della fisiologia costituzionale dello Stato di diritto».

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