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Questo articolo è stato pubblicato il 31 gennaio 2013 alle ore 10:51.

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Gabriele Mancino (ImagoEconomica)Gabriele Mancino (ImagoEconomica)

Si allarga a macchia d'olio la scia giudiziaria del caso Mps. Mentre il Tar del Lazio convoca Bankitalia, si moltiplicano gli esposti e le indagini delle Procure. Dopo Siena, che resta centrale e minaccia l'apertura di un nuovo filone di inchiesta per la fuga di notizie di questi giorni, Milano e Trani, anche Roma apre un procedimento, per ora contro ignoti. Intanto, proprio a Siena, i magistrati stringono sull'acquisizione di Antonveneta e ascoltano il presidente della Fondazione Gabriello Mancini e l'ex numero uno di Santander in Italia Ettore Gotti Tedeschi. Nel suo primo giorno da presidente dell'Abi, invece, Antonio Patuelli incontra il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco e ottiene rassicurazioni: il sistema «è solido».

Intanto Standard & Poor's ha tagliato il rating di Monte dei Paschi da BB+ a BB, a seguito «dei recenti annunci su potenziali perdite su tre operazioni strutturate» che «rafforzano il nostro parere sulla possibilità che Mps affronti significativi rischi sul profilo finanziario». Il rating, si legge in una nota, resta in Watch Negative.

A pieno ritmo l'attività dei pm di Siena. «Tutto bene, tutto bene». Così il presidente della fondazione Mps, Gabriello Mancini, all'uscita dalla Procura dove è stato ascoltato per circa due ore sulla vicenda Mps. «Piena collaborazione», ha poi aggiunto Mancini senza voler dire altro a chi gli chiedeva come era andata.

Sentito in procura a Siena anche Ettore Gotti Tedeschi, in qualità di rappresentante del Santander in Italia all'epoca in cui Mps acquisì Antonveneta per 9 miliardi. Ma nell'operazione l'ex presidente dello Ior non ebbe un ruolo in quanto rappresentante italiano del Santander: questo, a quanto si apprende, uno dei punti approfonditi dal banchiere sentito oggi dai pm di Siena nell'ambito dell'inchiesta su Mps. L'interrogatorio è stato secretato.

Si muove anche il Tar del Lazio, che ha convocato per sabato 2 febbraio il dg, Fabrizio Saccomanni, e il responsabile della Vigilanza di Bankitalia, Luigi Signorini per acquisire «documentati chiarimenti» sul via libera di via Nazionale ai Monti-Bond per Mps. Con questa decisione il Tribunale amministrativo regionale ha accolto una richiesta presentata dal Codacons.

E pure la Procura di Roma ha aperto un fascicolo, per il momento contro ignoti, sul caso Monte dei Paschi di Siena. La fattispecie ipotizzata dai magistrati della Capitale è quella manipolazione del mercato, sulla base di alcuni esposti ricevuti negli ultimi giorni a piazzale Clodio. I pubblici ministeri capitolini comunque ritengono che la titolarità sulla vicenda sia dei colleghi di Siena. «A seguito della presentazione di denunce e di esposto da parte del Codacons e di cittadini - si legge in una nota a firma del procuratore Giuseppe Pignatone e dell'aggiunto Nello Rossi - in ordine alla situazione del Monte dei Paschi di Siena la procura della repubblica di Roma ha aperto un procedimento contro ignoti per il reato di manipolazione del mercato e per altre ipotesi di reato, raccogliendo da una pluralità di fonti sommarie informazioni e documentazioni sull'intera vicenda». E poi si aggiunge: «Sulla base delle acquisizioni in corso questa Procura valuterà nei prossimi giorni se proseguire negli accertamenti o se trasmettere gli atti alla procura di Siena (peraltro già destinataria di atti provenienti dalla procura di Milano) ufficio con il quale sono stati già presi opportuni contatti». A piazzale Clodio non si esclude che presto sarà data disposizione ad acquisire documenti anche presso Bankitalia e Consob.

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