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Questo articolo è stato pubblicato il 28 marzo 2013 alle ore 18:30.
L'ultima modifica è del 28 marzo 2013 alle ore 10:32.

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Ore 16,09. Brunetta (Pdl): trattative in corso? Con noi no
«Trattative in corso? Con noi no. Non so se le stia facendo con le casalinghe organizzate gli alcolisti anonimi o don Ciotti e Saviano. Come È possibile che un governo possa nascere con le finte e con le richieste di uscita di uno o dell'altro? Le voci che corrono sono tutte stupidaggini. Loro hanno detto che con il Pdl né ora né mai, adesso ne pagano le conseguenza», afferma Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera ai microfoni di Tgcom24.

Ore 16,09. Brunetta (Pdl): governi tecnici? Per carità, no
«Governo tecnico? Per carità no! Dopo i disastri di Monti non meritiamo un altro trattamento simile. Le elezioni hanno dato un risultato chiaro che Bersani irresponsabilmente non ha voluto leggere. Bersani ha rincorso l'antipolitica ed è andata male. Anche noi rischiamo di finire male. Bersani ha inseguito a mò di stalking ricevendo insulti, mi sembra masochismo degno di miglior causa», ha detto Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera ai microfoni di Tgcom24.

Ore 16,01. Gelmini (Pdl): Parlamento senza governo di Grillo: «Esecutivo nodo ineludibile»
«La proposta di Grillo di superare la dialettica tra parlamento e governo per virare verso un sistema assembleare va respinta in modo deciso. Il nodo del governo non é eludibile». Così Mariastella Gelmini, vicecapogruppo vicario Pdl, che conclude: «significherebbe mettere addirittura in discussione la nostra idea di stato e la tripartizione dei poteri. Cosa che non può essere accettata«.

Ore 15,33. Crimi (M5S): Bersani rinuncia? «Partita del tutto nuova»
«Ci aspettiamo nuove convocazioni da Napolitano? Sinceramente, non lo so: questa è una partita del tutto nuova». A dirlo è il presidente dei senatori M5S Vito Crimi, a palazzo Madama, in merito all'eventuale rinuncia di Pier Luigi Bersani. In ogni caso «noi abbiamo già vinto».

Ore 15,22. Tre strade se Bersani rinuncia al mandato
Se Bersani dovesse rinunciare al mandato ricevuto da Napolitano, al Presidente Napolitano si aprono tre strade: un governo del presidente a guida tecnica, un governo istituzionale o una richiesta al Pd di indicare un nuovo nome. L'ultima sembra quella meno accreditata, a meno che il nome non sia tecnico. La seconda ipotesi sarebbe
quella più 'asettica' politicamente, ma alcuni nomi possibili, i due presidenti delle Camere e il ministro dell'Interno, hanno delle 'controindicazioni' legate alla esile esperienza istituzionale e alla freddezza di alcuni gruppi parlamentari, che potrebbero essere un limite per un governo che sarà così difficile da far nascere. Non si deve dimenticare però il 'serbatoio' della Corte costituzionale. La prima ipotesi sembra la più praticabile. Fra i nomi in ballo ci sono quelli di Luciano Violante e del direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni.

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