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Questo articolo è stato pubblicato il 28 marzo 2013 alle ore 18:30.
L'ultima modifica è del 28 marzo 2013 alle ore 10:32.

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«Si sottolinea in questi giorni che un mancato accordo con il pdmenoelle, il miglior amico di Berlusconi, impedirebbe la rimozione di quest'ultimo dalla scena politica. Se così é invito la cosiddetta opposizione a votare in aula l'ineleggibilità di Berlusconi, l'approvazione di una legge sul conflitto di interessi della cui assenza si gloriò Violante alla Camera, l'abolizione della legge Gasparri, la rinegoziazione delle frequenze nazionali generosamente concesse a Berlusconi da D'Alema nel 1999. Si può fare! (ma voi non lo farete mai). Il Parlamento deve riprendere la sua centralità nella vita della Repubblica». Questo il contenuto di un articolo appena apparso sul sito di

Ore 13,04. Grillo: il Parlamento può funzionare anche senza governo
«Se l'Italia è senza governo (in realtà è in carica Monti) ha però un Parlamento che può già operare per cambiare il Paese. Non è necessario un governo per una l. elettorale o per misure urgenti per pmi o per tagli delle Province. Il Parlamento le può discutere e approvare se solo volesse sin da domani», afferma Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque Stelle.

Ore 12,56. Barca: ogni parola disturba il processo politico
«Il processo politico ha bisogno di andare avanti indisturbato. Quindi, in questo senso, ogni parola detta in proposito lo disturberebbe». È la risposta del ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, ai giornalisti che gli chiedevano se in queste ore sia stato contattato da Pierluigi Bersani. «In queste settimane post elettorali, noi ministri abbiamo sentito il dovere di fare ancora di più perché il paese ha bisogno di certezze, oggi e non domani».

Ore 12,50. Bitonci (Lega): Bersani smetta di giocare a nascondino

Il Nord Italia ha bisogno di un governo, per cui il segretario del Pd e premier incaricato, Pier Luigi Bersani, deve smetterla di «giocare a nascondino». A dirlo é il capogruppo della Lega Nord al Senato, Massimo Bitonci. «Sono 12.000, il 10% in più, le aziende venete che non riescono a pagare i contributi dei dipendenti e stanno per ricevere migliaia di cartelle di Equitalia. Alcune di queste rischiano di chiudere: chi ha problemi con il Durc perde la possibilità di partecipare ad appalti per forniture alla pubblica amministrazione e, nel settore dell'edilizia, di vedere annullati i pagamenti».

Ore 12,39. Gasparri (Pdl) Bersani prenda atto che il suo tentativo è fallito
«Bersani prenda atto che il suo tentativo di formare un governo è fallito. Il lento rituale delle consultazioni si è concluso con uno sberleffo da parte di Grillo e la certificazione che in Parlamento il Pd non ha i numeri per garantirsi la fiducia», afferma il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri. «Ora la parola spetta al Capo dello Stato, che saprà certamente andare oltre la disperazione di Bersani. Il Pdl ha fatto la sua parte, si preso le sue responsabilità, offrendo al Pd soluzioni più che ragionevoli per dare un governo stabile al Paese. Se Bersani si ostina a non fare i conti con la realtà, non ci resta che la strada obbligata delle urne».

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