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Questo articolo è stato pubblicato il 01 aprile 2013 alle ore 10:26.

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Ennesimo colpo di scena nella vicenda dei marò. Il ministero dell'Interno indiano ha affidato alla Agenzia nazionale di investigazione (Nia) lo svolgimento di nuove indagini riguardanti l'incidente del 15 febbraio 2012 al largo del Kerala in cui sono implicati i due fucilieri della Brigata San Marco, accusati di avere ucciso due pescatori indiani. Il 18 gennaio scorso la Corte Suprema aveva sottratto la vicenda a giustizia e polizia del Kerala, sostenendo che non aveva giurisdizione.

L'obiettivo è fornire materiale probatorio al giudice di New Delhi che nel prossimo futuro dovrà esaminare la vicenda che coinvolge Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Infatti né le indagini svolte dal team guidato dal commissario Ajith Kumar di Kochi né la perizia realizzata dalla polizia scientifica di Trivandrum (sui cadaveri dei pescatori, sul peschereccio St. Antony - tra l'altro poi affondato dall'armatore - e sulla petroliera Enrica Lexie) potrebbero essere tenute in conto.

Fonti del ministero dell'Interno inoltre detto all'agenzia di stampa statale indiana Pti che «la Nia investigherà il caso dall'inizio e presenterà i capi d'accusa ad una speciale corte della stessa Nia o in qualunque altra corte speciale disposta dal governo d'accordo con la Corte Suprema». Secondo il Times of India - che ha citato una fonte governativa - l'elemento discriminante sarebbe costituito dai vizi procedurali derivanti proprio dall'incompetenza giurisdizionale del Kerala.

New Delhi continua a sostenere, in ogni caso, che «la legge sulla Sicurezza della navigazione marittima approvata dal Parlamento nel 2002 conferisce all'India piena giurisdizione nella vicenda». In particolare si «intende provare che le leggi indiane non entrano in conflitto con i trattati o le convenzioni dell'Onu». La linea seguita dal governo italiano invece ha sempre puntato a dimostrare che la posizione dell'Enrica Lexie al momento dell'incidente (20,5 miglia nautiche dalla costa quindi nella cosidetta Zona Contigua, secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare) pone la vicenda al di fuori della giurisdizione indiana.

Sarà comunque il presidente della Corte Suprema Altamas Kabir nell'udienza fissata per martedì mattina a fornire alcune indicazioni per orientare il lavoro del tribunale ad hoc che dovrà occuparsi dei marò. La Nia è un'agenzia investigativa del governo federale indiano creata nel 2009 a seguito del cruento attentato realizzato a Mumbai nel novembre 2008, e finora si è occupata prevalentemente di casi di terrorismo.

La Procura della Repubblica indiana, intanto, formalizzerà (con ogni probabilità oggi stesso) la proposta di costituzione della Corte speciale. Lo riferisce la tv Cnn-Ibn. Il procuratore Goolam Essaji Vahanvati dovrebbe formulare il suo annuncio in giornata per permettere alla Corte Suprema di esaminarlo nell'udienza fissata per domani.

Sempre martedì, invece, lo ha preannunciato il ministro degli Esteri Salman Khurshid, saranno depositati i pareri di un gruppo di esperti riguardanti la non applicabilità della pena di morte. (Al.An.)


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