Le risposte degli esperti per l'acconto Imu 2013

Riportiamo le risposte degli esperti ai quesiti più ricorrenti inviati dai lettori in vista dell'acconto Imu di giugno 2013. Le risposte sono state pubblicate sul Sole 24 Ore del 10 e dell'11 giugno.

01
Diritto d'abitazione del coniuge superstite
Il coniuge eredita per successione insieme a unfiglio la quota (50%) di proprietà del marito defunto. La casa è quella coniugale, in cui la vedova risiede, mentre il figlio risiede in un'altra casa di sua proprietà. Chi è tenuto a pagare l'Imu? Solo la vedova, al 100%, avendo ed esercitando diritto di abitazione, o anche il figlio (25%) come seconda casa?
R. Ai fini Imu, la casa va considerata interamente nella titolarità del coniuge superstite,
poiché questi vanta il diritto di abitazione, previsto dall'articolo 540 del Codice civile.
Il figlio, quindi, non deve pagare nulla su questoimmobile.

02
Il comodato d'uso stipulato con i genitori
Mia moglie ha la comproprietà al 50% con i suoi genitori dell'appartamento in cui loro hanno la residenza e per cui è stata stipulata una comunicazione di comodato d'uso in base alla vecchia Ici. Mia moglie ha pagato l'Imu sul 50% come seconda casa, per un importo di circa 400 euro. Per risolvere questa situazione, mi hanno consigliato di donare ai suoi genitori il restante 50% e di stipulare nell'atto il beneficio della nuda proprietà a favore di mia moglie. È fattibile questa operazione?
R. Con la soluzione prospettata, effettivamente sua moglie sarebbe nuda proprietaria e i genitori usufruttuari, quindi soggetti passivi Imu. Tuttavia, considerando che la disciplina Imu dovrà essere riscritta entro il 31 agosto, a fronte di un costo certo del notaio, il beneficio fiscale che potrà ottenere è oggi decisamente incerto. Conviene quindi attendere il riassetto dell'imposta entro la fine di agosto ed eventualmente stipulare l'atto in autunno.

03
Unico immobile ma senza residenza
Lavoro nella pubblica amministrazione e per questo – abitando in affitto – ho la residenza in un luogo diverso da quello in cui si trova il mio unico immobile di proprietà. In base alle norme oggi in vigore, quell'immobile è considerato a disposizione e dunque soggetto a Imu. Il Governo prenderà delle misure per sanare questa incongruità?
R.In effetti, a legislazione vigente, è considerata abitazione principale solo l'immobile di proprietà, in cui il possessore risiede e dimora. Tra gli obiettivi del riordino delineato dall'articolo 1 del Dl 54/2013 è indicato quello di «riconsiderare l'articolazione della potestà impositiva a livello statale e locale».
Nel dettaglio, però, bisogna attendere il termine del 31 agosto per conoscere l'assetto che assumerà la normativa.

04
Seconde case usate dai figli non assimilate
Mia madre ha tre appartamenti: uno è la sua abitazione principale, gli altri due invece sono l'abitazione principale di noi figli da sempre. Possono essere considerati equivalenti ad abitazione principale, come era con l'Ici?
R No. I due immobili posseduti dalla madre ma usati dai figli devono essere tassati ai fini Imu non godendo delle agevolazioni previste per l'abitazione principale.
Le regole erano le stesse già nel 2012. L'unica possibilità di riduzione deriva da eventuali decisioni comunali, che potrebbero aver deliberato sconti di aliquota fino allo 0,46% (ma non l'assimilazione, come accadeva ai tempi dell'Ici).

05
Sull'eredità indivisa scatta l'acconto
Mio fratello e io siamo proprietari di un'abitazione a proprietà indivisa, ereditata dai nostri genitori, costituita da due unità abitative accatastate in modo autonomo. L'anno scorso io ho versato l'Imu come abitazione principale sul 50% dell'alloggio in cui risiedo e come seconda casa sul 50% dell'alloggio in cui vive mio fratello. Quest'anno la sospensione ci risparmierà di versare l'acconto? Questa regola sarà corretta dal Governo?
R.No, entrambi i contribuenti dovranno versare entro il 17 giugno l'acconto Imu sulla quota di abitazione qualificabile come seconda casa.

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