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Questo articolo è stato pubblicato il 30 luglio 2013 alle ore 10:47.

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Mediaset, il pg: confermare condanna a Berlusconi, ma ridurre a 3 anni l'interdizione - Nei precedenti della III penale le chance per l'annullamento

Il procuratore generale della Cassazione Antonio Mura, a parte la rideterminazione a tre anni dell'interdizione dai pubblici uffici per Berlusconi, ieri ha chiesto per il resto il rigetto dei ricorsi presentati dallo stesso Berlusconi e dagli altri imputati nel processo Mediaset. Berlusconi «é stato l'ideatore del meccanismo di frode fiscale» al centro del processo sulla compravendita di diritti tv Mediaset. Queste le conclusioni del sostituto procuratore generale della Cassazione, secondo cui «le sentenze di merito hanno una coerenza logica nella valutazione probatoria».

È terminata alle 20 la sua requisitoria, nella prima giornata dell'udienza in Cassazione del processo Mediaset, che vede tra gli imputati il leader del Pdl Silvio Berlusconi, condannato in appello a 4 anni di reclusione e all'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici, con il rischio della messa in discussione del suo status di senatore. Il Pg ha detto che nella sentenza ci sono tutti gli elementi «per confermare il reato di frode fiscale per tutti gli imputati». Oggi le porte della I sezione penale della Suprema corte si apriranno per le 9,30. L'udienza dovrebbe cominciare di lì a poco. Sentenza attesa tra oggi e domani.

Mura: inverosimile che i fatti siano una colossale truffa ordita ai danni di Berlusconi
È «inverosimile», ha detto Mura, sostenere l'ipotesi che i fatti al centro del processo Mediaset siano stati una «colossale truffa ordita per anni ai danni di Berlusconi». L'udienza si è svolta, davanti alla sezione feriale penale, nell'aula Brancaccio, solitamente occupata dalla prima sezione penale della Suprema Corte. Con un caldo torrido e senza aria condizionata. Questa mattina è durato due ore l'intervento di Amedeo Franco, relatore del Collegio, poi è stata la volta del sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Mura, che ha parlato per oltre 3 ore alla Corte con davanti un faldone rosso vivo alto una trentina di centimetri con gli atti processuali.

Mura: ridurre da cinque a tre anni l'interdizione dai pubblici uffici
«Cinque anni di interdizione dai pubblici uffici non sono giustificabili», ha detto nella requisitoria dell'accusa al processo per i diritti tv Mediaset. Secondo il magistrato, la sanzione dell'interdizione dai pubblici uffici va ridotta «ai termini di legge». La richiesta avanzata è di ridurre da cinque a tre anni il periodo di interdizione dai pubblici uffici per Silvio Berlusconi.

Coppi: riconoscere lo sforzo sportivo per difendere una sentenza indifendibile
L''interdizione dai pubblici uffici per cinque anni per Silvio Berlusconi «era un errore palese», ha detto l'avvocato del Cavaliere, Franco Coppi, ai giornalisti che gli chiedevano se fosse soddisfatto della richiesta di rideterminazione della pena accessoria da parte del pg sul caso Mediaset. «Il procuratore - ha commentato Coppi - non ha fatto altro che riconoscere un errore palese della sentenza. Per il resto dobbiamo riconoscere lo sforzo sportivo (il pg ha parlato quattro ore e mezza, ndr) per difendere una sentenza indifendibile».

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