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Questo articolo è stato pubblicato il 31 luglio 2013 alle ore 19:30.
L'ultima modifica è del 31 luglio 2013 alle ore 10:20.

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Processo Mediaset, oggi la decisione - La sentenza e gli alibi - Un «rimedio» tecnico sulle pene accessorie - Foto

I giudici della sezione feriale della Cassazione entreranno a mezzogiorno in camera di consiglio per decidere sul processo Mediaset. Lo rende noto il presidente Antonio Esposito, al termine delle arringhe degli avvocati difensori degli imputati nel processo. Tra questi, il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, accusato di frode fiscale. Sui di lui pende la minaccia dell'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.

Al Palazzo di giustizia di Roma, il "Palazzaccio", sede della Suprema corte, si erano aperte ieri le porte della I sezione penale, con i primi interventi dei legali. L'udienza ripresa nel pomeriggio ha visto protagonisti i due difensori del Cavaliere, Niccolò Ghedini prima e Franco Coppi dopo. Un processo condizionato dai tempi della prescrizione, dicono, in cui «non c'é stata data possibilità di difenderci» e che ormai é diventato «il mio incubo notturno», attacca Ghedini. «Il fatto non costituisce reato, annullare la sentenza di secondo grado», rincara Coppi.

Il procuratore generale Antonio Mura aveva chiesto la conferma della condanna del Cavaliere, ma l'interdizione dai pubblici uffici - ha detto - va ridotta a tre. Berlusconi è nella sua residenza romana, a palazzo Grazioli, da dove ha seguito l'evoluzione della giornata. La sentenza dovrebbe arrivare pomeriggio, presumibilmente dopo la chiusura dei mercati. Intanto la politica è in fibrillazione, anche nel timore che il processo possa mettere a repentaglio la stabilità dell'Esecutivo Letta di larghe intese. Ecco la cronaca della giornata di ieri:

Ore 18,50. Il presidente Esposito rinvia la camera di consiglio a domani
Terminata l'arringa dell'avvocato difensore di Berlusconi Franco Coppi. Il presidente della Suprema corte Antonio Esposito rinvia la camera di consiglio alle 12 domani, 1 agosto 2013.

Ore 18,46. La manifestazione di sostegno al Cav
Manifestazione oggi del Pdl di sostegno a Silvio Berlusconi davanti palazzo Grazioli a Roma. L'idea - riferiscono fonti parlamentari - é di organizzare dei pullman per portare gente in via del Plebiscito in modo da far sentire al Cavaliere la vicinanza dei sostenitori. C'é tuttavia chi riferisce che l'ex premier potrebbe bloccare tutto, proprio per evitare di alzare il tiro in un momento così delicato.

Ore 18, 20. Coppi chiede annullamento sentenza di appello
Il difensore di Berlusconi Franco Coppi, in un passaggio dell'arringa, chiede «l'annullamento della sentenza di secondo grado: il fatto così come contestato non è considerato dalla legge un reato». In subordine all'annullamento della sentenza di appello, l'avvovato chiede «l'annullamento della sentenza con rinvio ad altro giudice, previa qualificazione del fatto come violazione dell'articolo 4 della legge 74 del 2000 (dichiarazione infedele, ndr), con remissione ad altro giudice della valutazione e - nel caso in esame - sono state superate le soglie di punibilità. La richiesta vale anche con riferimento alle quote di ammortamento».

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