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Questo articolo è stato pubblicato il 31 luglio 2013 alle ore 19:30.
L'ultima modifica è del 31 luglio 2013 alle ore 10:20.

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Ore 13,54. Lupi: servono nervi saldi
«Mi auguro che Berlusconi non venga condannato, che prevalga il diritto e il senso di responsabilità. E che si mantengano i nervi saldi». Lo afferma il ministro Pdl Maurizio Lupi, parlando al quotidiano on line IntelligoNews. «Al di là della sentenza - osserva ancora- non credo possano esserci ripercussioni sull'esecutivo».

Ore 13,45. Ciani (pg Cassazione): solo una pecca in sentenza appello
Nella sua requisitoria di ieri il sostituto procuratore generale Antonello Mura ha ritenuto «non legittima la pena accessoria di cinque anni e solo questo aspetto la procura generale ha censurato» della sentenza Mediaset emessa lo scorso 8 maggio dalla corte d'appello di Milano. Lo mette in evidenza il procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani, che così circoscrive la richiesta di ieri del pg Mura di ridurre da cinque a tre anni la pena accessoria dell'interdizione inflitta all'ex premier Silvio Berlusconi.«In teoria la discussione delle arringhe degli avvocati può concludersi anche stasera e penso che domani potrebbe terminare la camera di consiglio per la decisione del processo Mediaset, ma questo dipende anche da quanto parleranno gli avvocati», aggiunge Ciani.

Ore 13,19. Rai e Sky daranno segnale per lettura verdetto
La Rai e Sky metteranno a disposizione delle altre emittenti televisive il segnale per la ripresa della lettura, in diretta, del dispositivo del verdetto della Cassazione sul processo Mediaset, atteso per stasera o domattina. È questo l'accordo raggiunto tra le emittenti televisive e gli uffici della Cassazione, dal momento che per motivi logistici e di sicurezza non è possibile consentire l'ingresso di tutte le emittenti che ne hanno fatto richiesta nell'aula dove è in corso il processo.

Ore 12,49. Coppi: pg non ha preso di petto motivi ricorso
«La requisitoria non mi pare abbia preso di petto i nostri motivi di ricorso, ha più che altro ripercorso il processo». Lo spiega in Cassazione Franco Coppi, uno dei legali di Silvio Berlusconi, a margine dell'udienza sul progetto Mediaset, facendo riferimento all'intervento di ieri del sostituto procuratore generale Antonio Mura. «Noi - chiarisce Coppi - puntiamo ad un annullamento della sentenza perché il fatto non è previsto dalla legge come reato. In subordine anche ad un annullamento con rinvio alla Corte d'appello». Il penalista ricorda: «L'eventuale prescrizione che dovesse venire dopo un rinvio alla Corte d'appello non sarebbe certo colpa nostra». Infine, sull'eventuale rideterminazione al ribasso del periodo di interdizione dai pubblici uffici per Berlusconi «dal punto di vista tecnico sarebbe più esatto che si proceda con un rinvio al giudice del merito, ma per buon senso é meglio che decida la Cassazione». Interpellato sui tempi della sua arringa, Coppi aggiuge: «Non credo di parlare due ore, parlerò circa un'ora e mezza».

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