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Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2013 alle ore 07:55.
L'ultima modifica è del 13 dicembre 2013 alle ore 07:16.
«C'è il rischio di una deriva ribellistica genericamente indirizzata contro istituzioni nazionali ed europee a cui non farebbero mancare il proprio sostegno organizzazioni antagoniste». Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano nell'informativa alla Camera sulla protesta dei "Forconi", riconoscendo che dalle proteste diffuse in tutto il Paese emergono «segnali di inquitudine» che il governo «non trascurerà». Ma ha poi ammonito: «Chi è nelle istituzioni non cavalchi la protesta». E ha ribadito: «la polizia non ha tolto il casco per solidarietà ai manifestanti».
Proteste proseguiranno
«La protesta ha visto coinvolte frange eterogenee prive di collegamenti». Le manifestazioni «proseguono e ne viene annunciato un seguito nei prossimi giorni», ha spiegato Alfano. Il ministro ha segnalato che «formazioni di estrema destra hanno manifestato l'intenzione di appoggiare la protesta partecipando ai presìdi e alle manifestazioni di piazza». Alle manifestazioni hanno partecipato anche «frange ultras di tifoserie calcistiche e gruppi studenteschi. Più limitata la partecipazione di gruppi antagonisti». Poi il titolare del Viminale ha fornito un primo bilancio degli scontri. Durante le proteste «sono rimasti feriti 14 agenti di polizia e danneggiati tre mezzi di servizio».
Gesto agenti di togliere casco non era solidarietà a manifestanti
Alfano ha commentato poi il comportamento tenuto da alcuni esponenti delle forze dell'ordine del corso delle manifestazioni dei "forconi". Lo ha fatto respingendo le «strumentalizzazioni». e sottolineando alla Camera che «il gesto di togliere il casco è avvenuto quando era scemata la tensione». Ed è perciò «irresponsabile» leggerlo «come solidarietà ai manifestanti».
Servizi segreti a Copasir: manca regia ma attenzione resta alta
L'evolversi della protesta è monitorato con attenzione anche dai servizi segreti. Nel corso di una audizione al Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza) il generale Arturo Esposito, direttore dell'Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna) avrebbe dichiarato che le manifestazioni legate al movimento dei Forconi «mancano di una regia unica» ma la possibile saldatura della protesta a livello territoriale impone di tenere «elevato il livello di attenzione».
Riaperta la frontiera a Ventimiglia
Intanto le manifestazioni proseguono in tutta Italia. Alcune auto messe di traverso sull'Aurelia, alla rotonda di frazione Latte, a Ventimiglia (Imperia), hanno bloccato stamattina dalle 6.30 circa il traffico verso la Francia interrompendo il transito verso gli ex valichi di Ponte San Ludovico (bordo mare) e Ponte San Luigi (collina), distanti meno di due chilometri. La circolazione al confine con la Francia è stata riaperta verso le 9.30 con lo sgombero dei manifestanti da parte delle forze di polizia che hanno usato anche due lacrimogeni.
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