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Questo articolo è stato pubblicato il 17 dicembre 2013 alle ore 09:32.
L'ultima modifica è del 17 dicembre 2013 alle ore 18:40.

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Estesa la "salvaguardia" ad altri 17mila esodati
Buone notizie in arrivo per altri 17 mila esodati (oltre ai 6mila già previsti dal testo della ddl Stabilità approvato in prima lettura dal Senato), interessati da un emendamento per la loro salvaguardia promosso dal Governo e approvato dalla V commissione e per il quale risultano stanziati 950 milioni di euro tra il 2014 e il 2020. «Il Governo da quando siè insediato - ha commentato il viceministro all'Economia, Stefano Fassina, prima del voto in Commissione - ha avuto un obiettivo: fare in modo che le persone coinvolte negli interventi della legge Fornero, e rimasti senza pensione e senza reddito nel 2013 e 2014, potessero essere salvaguardate e con questo intervento, il terzo, si arriva a salvaguardare circa 30mila persone».

Approvata tassazione al 12% per quote rivalutazione Bankitalia
Sul fronte delle entrate, è andato poi in porto l'emendamento del Governo che prevede l'introduzione di un'imposta sostituiva al 12% sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia detenute dai partecipanti. Per il versamento sono previste «tre rate annuali di pari importo, senza pagamento di interessi, di cui la prima entro il termine di versamento del saldo delle imposte sui redditi dovuti», quindi la prossima primavera. Il gettito atteso è di 900 milioni di euro nel 2014 giacchè il valore delle quote è stato fissato in 7,5 miliardi di euro.

Tobin tax, allargamento platea in forse
Potrebbe invece non veder mai le luce la proposta del Pd di allargare la platea della Tobin tax abbassandone l'aliquota. Norma che continua ad essere dibattuta, ma che vede l'opposizone degli altri gruppi parlamentari e del Governo. Altro tema che continua a connotarsi come nodo da sciogliere é quello del cuneo fiscale. Ieri il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, é tornato a denunciare al grave insufficienza delle risorse previste alla riduzione delle tasse sul lavoro, ricordando che la sua associazione aveva chiesto 10 miliardi di euro a fronte dell'1,6 invece previsto. Il Governo dovrebbe comunque trovare ulteriori ingenti coperture volendo modificare in maniera incisiva le misure previste nella legge di Stabilità. Operazione che si prospetta particolarmente complessa, soprattutto visti i tempi strettissimi del via libera.

Baretta (Economia): voto di fiducia possibile
Oggi la commissione riprenderà i lavori, anche se al momento non é stato stabilito a che ora avrà luogo la prima seduta. I temi e i voti da affrontare sono ancora numerosi e continua a non rimanere escluso che la commissione non riesca a ultimare il lavoro e il governo possa presentare un maxiemedaneto in Aula, magari con tanto di decreto milleproroghe annesso. Della possibilità che il Governo chieda la fiducia ha parlato questa mattina il sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta, intervenendo a "Radio Anch'io" (Radio 1 Rai). «Come sempre - ha spiega - questa decisione viene presa all'ultimo minuto, anche sulla base degli emendamenti. I tempi sono tali che é possibile che ci sia. Noi dobbiamo chiudere entro qualche giorno, entro il 23 bisogna chiudere quindi o c'é una condivisione di tutti i gruppi o se c'é un inasprimento é chiaro che dobbiamo garantire che la legge di stabilità si chiuda nei tempi obbligatori».

Letta incontra i sindacati. Bonanni (Cisl): la battaglia continua
Intanto si intensificano i contatti del Governo con le parti sociali per scongiurare una levata di scudi sulla Stabilità: di questa mattina il colloquio tra il premier Letta e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti per valutare possibili modifiche last minute alla manovra. Al termine dell'incontro, Bonanni ha sottolineato positivamente gli sforzi del Governo, ma ha anche precisato che «la battaglia continua, non certamente col populismo, ma con la concretezza e la responsabilità che contraddistingue le centrali confederali». Dal governo, ha concluso, «c'é stata buona volontà sugli esodati: si sostiene che gli ammortizzatori sociali sono importanti, si fa il fondo per il taglio delle tasse».

Brunetta (FI) all'attacco: sconti Cuneo fiscale incostituzionali
In crescita anche il pressing delle opposizioni. In prima fila, da giorni, il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, che sempre a Radio Anch'io ha descritto la commissione Bilancio come «un suk», in cui sono avvenute «cose inenarrabili», non per «trovare soluzioni per gli italiani ma per fare marchette, provvedimenti ad personam per singole categorie, al fine di acquisire i consensi». Poi un affondo sul cuneo fiscale: «Mettere pochi miliardi di euro su una platea ancorché ridotta è incostituzionale, perché quando si fanno sconti fiscali, ci dice la Corte costituzionale, valgono per tutti, lavoratori autonomi, lavoratori dipendenti, oppure sono incostituzionali».

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