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Questo articolo è stato pubblicato il 03 aprile 2014 alle ore 22:29.
L'ultima modifica è del 03 aprile 2014 alle ore 23:27.

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Brendan Eich (foto Bloomberg)Brendan Eich (foto Bloomberg)

Brendan Eich, co-fondatore e da meno di un mese amministratore delegato di Mozilla (celebre per il browser Firefox, numero due del mondo dopo Chrome di Google), ha gettato la spugna e si è dimesso in seguito alle polemiche sul suo atteggiamento riguardo al tema dei diritti per le coppie gay. Un tasto delicato negli Stati Uniti, specialmente nella comunità progressista e tendenzialmente liberal del Web.

Eich nel 2008 aveva fatto una donazione di mille dollari a sostegno del referendum anti-nozze gay in California. Così, dopo la nomina la società era stata subito oggetto di attacchi da parte di gruppi di attivisti gay e di un boicottaggio dal sito di appuntamenti online OkCupid, che ha invitato i suoi clienti a utilizzare Chrome o Explorer.

In un'intervista rilasciata martedì al New York Times, Eich, noto oltretutto per essere l'inventore del linguaggio Javascript, ha difeso il suo punto di vista e si è descritto come in grado di saper separare le sue idee personali e quelle di lavoro. «Mozilla crede nell'uguaglianza e nelle libertà di parola», aveva affermato poi la società. Tutto inutile.

«Non abbiamo agito come ci si sarebbe aspettato da Mozilla - ha scritto in un post la presidente esecutiva Mitchell Baker - e non siamo stati abbastanza rapidi nel dicutere con efficacia la questione, una volta che la controversia si era manifestata. Ci dispiace».

Dalla parte di Eich si è schierato Marc Andreessen, co-fondatore di Netscape e venture capitalist, guru della Silicon Valley: «Brendan Eich - ha twittato - è un caro amico da 20 anni e ha dato un grande contributo al Web e al mondo intero». A qualcuno non è bastato.

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