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Questo articolo è stato pubblicato il 13 aprile 2014 alle ore 15:53.
L'ultima modifica è del 14 aprile 2014 alle ore 10:51.

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Angelino Alfano è il primo presidente del Nuovo Centrodestra. È stato eletto all'unanimità dall'assemblea costituente del partito che si è conclusa oggi a Roma e nella quale è stato votato anche lo statuto. La candidatura di Alfano è stata supportata da 850 firme. Due i passaggi salienti del suo discorso di investitura: «rappresentiamo noi i moderati». E «non vogliamo i voti della mafia».

Se moderati vogliono futuro votino noi, non Fi
«Se gli italiano vogliono un futuro votino Nuovo Centrodestra, perché noi siamo in grado di liberare le energie del Paese», ha detto Alfano chiudendo, con il suo intervento, l'assemblea costituente del partito. Alfano ha poi aggiunto: «Se vogliono votare la protesta possono votare Grillo. Se vogliono la sinistra voteranno il Pd. Se vogliono votare una nostalgia, Forza Italia», ma se vogliono un futuro votino Nuovo Centrodestra.

Non vogliamo i voti dei mafiosi
Poi l'affondo contro la mafia in vista delle elezioni europee. «Mafiosi non votate per noi: perché ogni voto che darete a noi sarà speso contro di voi». E ancora: «Lo diciamo prima della campagna elettorale. Noi non siamo dentro l'urna e non sappiamo chi ci vota; ma noi di voti di mafiosi, camorristi e 'ndranghetisti non ne vogliamo».

Europee: Formigoni non si candida, ci sarà Lupi
Intanto si apprende che Ncd candiderà il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi alle prossime europee. Il senatore Roberto Formigoni ha annunciato invece di aver ritirato la propria disponibilità a candidarsi alle elezioni europee nel Nuovo Centro Destra. "Incito il mio partito - ha detto Formigoni - a inserire in lista quanti più giovani e volti nuovi sia possibile»

Verso gruppi Ncd-Udc alle Camere
In Parlamento si va nel frattempo verso la costituzione dei gruppi parlamentari con l'Udc di Pier Ferdinando Casini: sia al Senato sia alla Camera si pensa di chiudere prima del 25 maggio. Per il presidente dei senatori, si pensa a Renato Schifani. A Montecitorio anche Nunzia de Girolamo, ex ministro dell'Agricoltura, manterrebbe il suo ruolo di presidente dei deputati.

In arrivo Bonaiuti e 5-6 senatori da Fi
A questo fermento si aggiungerebbe l'arrivo da Forza Italia del portavoce storico di Silvio Berlusconi, Paolo Bonaiuti, che troverà, per dirla con le parole usate in questi giorni da Schifani e dal responsabile nazionale Riforme dello Stato Ncd, Paolo Naccarato, porte «non aperte ma apertissime», vista la stima di cui gode. Con lui dalle fila di FI sarebbero in arrivo altri 5-6 senatori.

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