Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2014 alle ore 10:54.
L'ultima modifica è del 14 maggio 2014 alle ore 20:32.

My24
Nella foto il premier Matteo Renzi nel corso della sua visita di ieri a Milano (ItalyPhotoPress)Nella foto il premier Matteo Renzi nel corso della sua visita di ieri a Milano (ItalyPhotoPress)

Crediamo nel rinascimento industriale italiano

«Gli italiani all'estero sono passione, intelligenza e genio. L'orgoglio di essere italiani si deve tradurre in una diversa politica industriale, in una politica che punti ai servizi e al turismo in una terra che non ha eguali al mondo» ha detto Renzi durante l'incontro in Prefettura a Palermo. «Noi crediamo nel rinascimento industriale italiano. I 74 mila posti di lavoro in più dello scorso mese non vengono solo dai servizi» ha aggiunto. Quei posti di lavoro in più «vengono da una scommessa sulla manifattura e sulla manifattura tradizionale. Questa politica industriale potrà produrre effetti nel corso delle settimane, dei mesi per non dire degli anni. Vi è quindi la necessità di un intervento immediato che il ministero con le regioni ha individuato nel progetto garanzia giovani, un mld 700 milioni».

L'invito poi ad utilizzare meglio i Fondi Ue.

Perché i 180 miliardi di fondi Ue nelle disponibilità dell'Italia rappresentano l'ultima chance per ripartire. «C'é chi pensa - ha argomentato Renzi durante il comizio - che l'Italia e il suo destino sia il fallimento e chi crede che oggi lo spazio per ripartire sia a portata di mano. Pensiamo che l'Italia possa vivere questo passaggio, forse l'ultima chance che abbiamo, con l'allineamento astrale tra il semestre di Presidenza italiana, il rinnovo degli incarichi Ue, l'investimento in una diversa politica economica, la 'Garanzia Giovanì e i 180 miliardi di fondi Ue da spendere come l'ultima occasione per fare una strategia politica nazionale e che parta in modo specifico dalle regioni del Mezzogiornò.

E promette: «noi istituzionalmente metteremo in mora noi stessi, i magistrati qui presenti penseranno a un istituto giuridico stravagante. Lo dico perche abbiamo oltre 180 miliardi da spendere» di fondi europei. I soldi in Italia ci sono «e devono essere spesi in modo tale da essere produttivi e capaci di creare non solo occupazione ma anche speranza».
«Nella programmazione 2014-2020 - ha spiegato - l'Europa ha assegnato all'Italia 32,2 miliardi per la realizzazione di infrastrutture, sviluppo e occupazione, 10,4 mld per lo sviluppo rurale 31 mld sotto forma di contributi diretti all'agricoltura. L'Italia aggiunge a questi 73 miliardi i 33,9 mld di cofinanziamento nazionale più l'ulteriore quota di eventuale cofinanziamento a carico dei bilanci regionali. La dotazione finanziaria assegnata a Fsc è di 54,8 miliardi di euro in bilancio sono però segnati 43,8 mld. In conclusione possiamo parlare di circa 160 mld cui vanno aggiunti i fondi non spesi per un totale di altri poco più 20 mld di euro»

Shopping24

Dai nostri archivi