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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2014 alle ore 16:20.
L'ultima modifica è del 23 maggio 2014 alle ore 13:44.

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Europee, le votazioni in Inghilterra (LaPresse)Europee, le votazioni in Inghilterra (LaPresse)

Non comincia con un trionfo la scalata degli euroscettici all'Europarlamento. In Olanda - primo Paese a votare oggi insieme alla Gran Bretagna e unico a diffondere degli exit poll prima di domenica - il Pvv, il Partito della libertà di Geert Wilders, sarebbe quarto stando alle rilevazioni dell'emittente Nos con il 12,2% dei consensi, pari a tre deputati. Un netto calo rispetto al 2009, quando il Pvv sfiorò il 17% delle preferenze.

A giocarsela per il primo posto, sempre stando alla rilevazione condotta dall'istituto Ipsos su 40mila persone, sarebbero i liberali progressisti del D66, con il 15,6% dei voti e quattro deputati, e i cristiano-democratici del Cda (che fanno capo al Partito popolare europeo) con il 15,2%; entrambi i partiti sono europeisti. Davanti a Wilders, con il 12,3% dei consensi, anche i liberali moderati del premier Mark Rutte.

L'affluenza, bassa, è sostanzialmente in linea rispetto al 2009: alle urne è andato il 37% del 2009. Anche l'astensionismo potrebbe aver pesato negativamente sul risultato del Pvv: non a caso, forse, nell'ultima settimana di campagna elettorale Wilders aveva cercato di chiamare a raccolta il suo potenziale elettorato. «Votate per distruggere l'Europa dall'interno» era stato il suo messaggio,ripetuto nelle diverse città toccate dal suo tour elettorale in autobus, in cui sono stati tra l'altro distribuiti falsi fiorini (la vecchia moneta dei Paesi Bassi, che il Pvv vorrebbe sostituire all'euro), con l'immagine di Wilders stesso. Un sondaggio diffuso la settimana scorsa dall'istituto di ricerca Tns Nipo, aveva peraltro già allarmato il Pvv, se è vero che solo il 33% degli olandesi anti-Ue si diceva intenzionato ad andare a votare contro il 65% dei filoeuropei.

«Avremmo potuto fare meglio, ma aspettiamo i risultati» è stato il commento di un rappresentante del Partito della libertà. Risultati che non arriveranno prima di domenica, anche se il conteggio è già iniziato: la legge europea proibisce infatti la diffusione di risultati ufficiali (ma non il conteggio) prima della chiusura degli ultimi seggi nei 28 Paesi Ue, ossia le 23 di domenica, quando chiuderanno proprio le sezioni elettorali italiane.

Il Pvv di Wilders - il cinquantenne leader populista noto alle cronache per le sue crociate anti-Islam e anti-immigrati - ha stabilito l'anno scorso un'alleanza con il Front National di Marine Le Pen, con l'obiettivo di costituire un gruppo autonomo (euroscettico) al Parlamento europeo.

Quanto alla Gran Bretagna, dove c'è molta attesa per i risultati dell'Ukip, il partito anti-Ue di Nigel Farage, dato per favorito alla vigilia, non arriveranno exit poll sulle europee, ma nella giornata di venerdì saranno diffusi i risultati delle contestuali elezioni amministrative, che potranno fornire una prima sommaria indicazione sulle tendenze generali di voto.

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