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Questo articolo è stato pubblicato il 25 maggio 2014 alle ore 21:31.
L'ultima modifica è del 26 maggio 2014 alle ore 20:27.

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Marine Le Pen (Afp)Marine Le Pen (Afp)

Terremoto in Francia. Non è una forzatura. Sono le parole del primo ministro transalpino, Manuel Valls, a descrivere lo scenario che si sta delineando con il voto delle europee con il trionfo del Front national (Fn) di Marine Le Pen. E il Presidente della Repubblica, Francois Hollande, ha co0nvocato per la prima mattinata di lunedì una riunione di crisi all'Eliseo con il capo del Governo e con alcuni ministri (il ministro degli Esteri, Laurent Fabius, delle Finanze Michel Sapin, dell'Interno Bernard Cazeneuve, dell'Agricoltura Stephane Le Foll e il segretario di Stato agli Affari europei, Harlem Desir). «Bisogna trarre delle lezioni» da questo «evento cruciale»: è stata questa la prima reazione dell'Eliseo ai risultati delle elezioni europee.

Il Front national quasi al 26%
Il partito di estrema destra ottiene il 26% dei consensi (24 seggi). Più di quattro volte la percentuale (di poco superiore al 6%) ottenuta nelle precedenti consultazioni del 2009. Ma soprattutto un record assoluto: il Front national diventa per la prima volta il primo partito in Francia.Un successo che ha come risvolto della medaglia il crollo del Partito socialista (Ps) del Presidente della Repubblica accreditato al momento del 13,8% delle preferenze (13 seggi): un risultato che, invece, sarebbe il peggior risultato per i socialisti francesi.

Il Front national porta a Strasburgo 24 deputati (erano 9 gli eletti nel 2009). Questo però indebolisce anche il risultato dell'Ump, il partito gaullista dell'ex Presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy, che in termini percentuali è il secondo partito (20,6%).

La richiesta della Le Pen...
La richiesta di Marine Le Pen non si è fatta attendere. Commentando a caldo i numeri degli exit poll, la vincitrice delle europee in Francia ha chiesto a Hollande di prendere atto del risultato elettorale e di sciogliere il Parlamento (l'Assemblea nazionale) perché l'attuale rappresentazione delle forze in campo «non è più rappresentativo, non si può ignorare chi ottiene il 25% dei voti».

Poi la Le Pen ha inviato un messaggio a tutte le altre forze euroscettiche degli altri paesi, compreso il Movimento Cinque Stelle: «Unitevi a noi! Tutti coloro che sono per la libertà, l'indipendenza e contro l'Unione europea - ha affermato a margine del suo intervento a margine del suo intervento a Nanterre, nel quartier generale del Front National - devono unirsi a noi». «L'Unione europea deve restituire quello che ha rubato, con la debolezza, la viltà e il tradimento delle elite europee, deve restituire al popolo la sua sovranità e dobbiamo costruire un'altra Europa: l'Europa delle nazioni libere e sovrane, l'Europa delle cooperazioni liberamente scelte. Ciò che è stato espresso oggi è un rifiuto massiccio dell'Ue».

Ma, secondo quanto si apprende, non cambia la linea di M5S nonostante il successo del Front National guidata da Marine Le Pen e l'ultimo appello rivolto a Grillo. Nessuna alleanza con la Le Pen è la posizione del Movimento che Grillo dovrebber ribadire nel suo video con il commento ai risultati elettorali. Lunedì non ci sarà nessuna conferenza stampa di Grillo e Casaleggio ma, così riferiscono fonti autorevoli 5 stelle, i due leader potrebbero tenerla martedì a Roma.

...la risposta del primo mistro Manuel Valls
Il primo ministro francese, Manuel Valls, in carica dal 31 marzo scorso ha parlato di «terremoto» ed ha ammesso che «è un momento grave». Allo stesso tempo, però, ha dichiarato che non farà nessun passo indietro e che l'Esecutivo «continuerà con le sue riforme», esortando tutti i francesi a un «sussulto repubblicano». Valls ha ricordato che «la Francia deve riformarsi» ma bisogna «andare più velocemente» e «non c'è un minuto da perdere». «Dobbiamo dare prova di coraggio - ha continuato Valls parlando da palazzo Matignon, sede del governo - poiché la Francia deve riformarsi. È troppo tempo che sinistra e destra evitano di affrontare le cose in profondità». Valls stamattina si è detto "convinto che l'Europa possa essere riorientata" verso "la crescita e l'occupazione".

Ma la gravità della situazione è racchiusa anche nelle parole del ministro dell'Ecologia, Segolene Royal, che parla di «shock a livello mondiale». Ad avviso dell'ex compagna di Hollande, infatti, «i cittadini del mondo e i cittadini europei vedranno che in Francia un elettore su 4 ha votato per un partito violentemente antieuropeo».

Fillon (Ump): partito ferito nell'orgoglio
Per l'ex premier francese Francois Fillon, la sconfitta dell'Ump (la destra istituzionale, ndr) alle europee colpisce il partito «nella sua credibilità» e ne «mette in dubbio l'onore».
«L'Ump - ammette Fillon parlando del distacco di cinque punti dal Front National, primo partito di Francia - deve interrogarsi sui motivi della sua sconfitta. Non è stato in grado di unificare i suoi ed ora è il suo onore che è in discussione».

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