Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2014 alle ore 10:25.
L'ultima modifica è del 30 maggio 2014 alle ore 14:35.

My24

Seguire con fermezza la strada delle riforme strutturali per agganciare la crescita, procedendo parallelamente al risanamento dei conti pubblici. La sfida prioritaria del Paese resta il «rilancio dell'occupazione», sottolinea il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle sue Considerazioni finali illustrate durante l'Assemblea di Banca d'Italia. In 23 pagine Visco ha disegnato uno scenario di «ripresa fragile e incerta, anche se non mancano segnali di miglioramento che vanno consolidati». Promuovendo l'efficienza e la crescita della produttività e della domanda. «Servono investimenti privati e pubblici, nazionali ed europei» ha detto, per vincere le sfide ancora difficili per l'economia italiana ed europea. Un intervento durato poco più di un'ora davanti ai big dell'economia e della finanza, in un momento ancora difficile, dopo l'inattesa battuta d'arresto del Pil nel primo trimestre. Ecco i dettagli.

«Crescita economica ed equilibrio del bilancio pubblico non possono che essere perseguiti congiuntamente» ha ricordato il governatore di Bankitalia aggiungendo come alle istituzioni Ue «si richiedono politiche che conferiscano robustezza alla costruzione, ma che sappiano anche rispondere alle sfide del tempo».

In arrivo misure Bankitalia per dare più credito alle Pmi
Erosione dei risparmi e incertezza sui redditi graveranno sui consumi e questi «potranno trarre beneficio dagli sgravi fiscali di recente approvazione», come il bonus da 80 euro, anche se «non diventeranno forza trainante di ripresa senza un duraturo aumento dell'occupazione» ha detto Visco anticipando che nelle prossime settimane sono in arrivo provvedimenti su maggiore liquidità alle banche e quindi maggiore concessione di credito alle Pmi. Misure elaborate dalla Banca d'Italia e concordate con la Bce in arrivo nelle prossime settimane che prevedono l'utilizzo anche delle linee di credito in conto corrente (fenomeno italiano) da parte delle banche per rifinanziarsi alla Bce.

Visco: il lascito della recessione é pesante
«In Italia, il rientro dalla fase più acuta della crisi ha seguito un percorso reso a tratti accidentato dall'incertezza politica» ha sottolineato il Governatore . «La ripresa stenta ad avviarsi, rendendo pressante l'esigenza di procedere nell'azione di riforma». Il lascito della recessione «é pesante» ha spiegato Visco tracciando un bilancio della crisi che «in atto dal 2008 con una breve interruzione, si é arrestata alla fine dello scorso anno, essenzialmente grazie alla domanda estera e al ridursi della necessità di correzioni dei conti pubblici». A questo, riconosce Visco, «vi ha contribuito l'accelerazione dei pagamenti dei debiti commerciali della pubblica amministrazione». Ma «il graduale miglioramento delle aspettative tarda a tradursi in un solido recupero dell'attività economica». L'emergenza resta il lavoro. «Tra il 2007 e il 2013 - ha sottolineato il Governatore - l'occupazione è scesa di oltre un milione di persone» e «l'offerta di posti di lavoro tornerà a salire solo lentamente». Secondo Visco «lo stato dell'economia resta fragile, in particolare nel mercato del lavoro».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi