Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2014 alle ore 10:25.
L'ultima modifica è del 30 maggio 2014 alle ore 14:35.

My24

La Vigilanza nel 2013
Nel complesso, nel 2013 la Banca d'Italia ha affrontato 11 nuovi casi di intermediari in stato di difficoltà; altri 6 nei primi quattro mesi di quest'anno. Le banche attualmente sottoposte ad amministrazione straordinaria sono di piccola o media dimensione; a esse fa capo circa l'1 per cento dell'attivo totale del sistema. Dal 2009, 10 intermediari sono stati posti direttamente in liquidazione, 55 in amministrazione straordinaria. Circa la metà delle procedure sinora concluse si é risolta con la restituzione dell'intermediario alla gestione ordinaria, anche attraverso operazioni di aggregazione. Sono state garantite la continuità dei servizi alla clientela e la tutela dei depositanti.
Nell'ultimo biennio sono state condotte 340 verifiche ispettive su banche a cui fa capo l'80 per cento del totale dei fondi intermediati. In 63 casi abbiamo rilevato gravi carenze nei profili di governance. In 45 di questi sono emerse irregolarità di possibile rilievo penale che sono state «tempestivamente portate a conoscenza dell'autorità giudiziaria. Nella debita distinzione di funzioni e strumenti». Comportamenti inaccettabili, ha sottolineato Visco, ribadendo che «la collaborazione con la magistratura é intensa».

Su quote Bankitalia eliminate anomalie, le banche vendano presto
Il nuovo assetto proprietario della Banca d'Italia ha permesso di superare anacronismi e anomalie di decenni «rende più trasparente il processo di distribuzione degli utili; chiarisce, circoscrivendoli, i diritti economici e patrimoniali dei partecipanti. Questi ultimi continuano a non avere alcun diritto sulle riserve valutarie e auree, la cui funzione pubblica è fuori discussione». Nelle Considerazioni finali Visco ha speso molte parole sulla riforma per mesi al centro delle polemiche. Alle banche che hanno quote eccedenti il tetto del 3% del capitale stabilito dalla riforma Visco ha chiesto di dismetterle «in tempi rapidi». Ai partecipanti, in gran parte banche, va un dividendo di 380 milioni. Allo Stato un residuo di 1,9 miliardi oltre a imposte per 1,6miliardi.

Molto meglio condizione finanza, decisivo contributo Bce
Le condizioni finanziare nell'area euro sono migliorate rispetto all'anno scorso.«Il contributo della politica monetaria - ha aggiunto il Governatore - é stato determinante: nelle fasi acute della crisi ha evitato che la situazione precipitasse; ha contribuito a fugare i timori degli investitori sull'integrità dell'Unione economica e monetaria; ha accompagnato l'attuazione di riforme importanti a livello nazionale e nella governance europea».

Shopping24

Dai nostri archivi