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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2014 alle ore 09:32.
L'ultima modifica è del 09 giugno 2014 alle ore 14:31.
Ai quarti di finale approdarono così la Germania, che a fatica riuscì a battere gli Usa ai quali era stato anche negato un clamoroso rigore; il Brasile eliminò l'Inghilterra per 2-1, con il secondo gol segnato da Ronaldinho beffando con uno spiovente il portiere inglese Seaman che aveva l'abitudine di stare troppo spesso fuori dai pali; la Turchia, con un Golden gol al 94esimo minuto, fermò la corsa del Senegal. La Corea arrivò ai rigori con la Spagna, eliminadola ai rigori dopo una squallida ripetizione della partita con l'Italia: agli spagnoli vennero annullati due gol regolarissimi. La stampa iberica titolò «Robo!», ovvero rapina, e apparse anche un consolatorio (per gli azzurri del Trap) «Italia tenía razón» che è superfluo tradurre.
Le due semifinali furono giocate da Brasile e Turchia, una sfida impossibile considerando i valori in campo. Ma tant'è, potere del tabellone e dei sorteggi. Comunque Ronaldo e compagni vinsero 1-0 senza far fatica, in modo molto più netto di quanto dica il punteggio. La Germania, contro i padroni di casa, si impose con gol di Ballack a 15 minuti dalla fine: di più la Corea del Sud non poteva chiedere o pretendere.
I tedeschi approdarono così alla loro quarta finale negli ultimi sei mondiali, dopo le vittorie del 1974 e 1990, contro Olanda e Argentina,e quelle perse nel 1982 e 1986 con Italia e Argentina. Per di più la Nazionale del Ct Rudi Völler aveva l'occasione irripetibile di raggiungere il Brasile sul trono del plurivicitore assoluto, con quattro titoli mondiali. La sfida sarebbe stata decisa dal «Fenomeno», Ronaldo, che riscattava così la pessima partita giocata nella finale di quattro anni prima, condizionata dal giallo sul malore che l'aveva colpito. A Yokohama Ronnie stava benisimo e con una doppietta regalò al Brasile il quinto titolo. Italia e Germania restavano staccate e ferme a quota tre.
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