Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2014 alle ore 09:30.
L'ultima modifica è del 09 giugno 2014 alle ore 14:31.
I Mondiali del 2006 tornarono in Germania, a poco più di trent'anni dall'edizione vinta dai tedeschi nel 1974 battendo l'Olanda. Per l'assegnazione ci furono molte polemiche prima e dopo il voto che decise il Paese ospitante; addirittura vennero avanzate ipotesi di corruzione, peraltro mai confermate.
L'Italia si presentò a quella competizione in un clima rovente, sulla scia dello scandalo di Calciopoli. I giocatori, come era già accaduto nel 1982 dopo la vicenda del calcio scommesse, erano chiamati a risollevare le sorti di un mondo calcistico italiano che aveva attirato su di sé le attenzioni (negative) di tutto il mondo.
Il girone iniziale non era difficile. L'Italia venne sorteggiata insieme a Ghana, Stati Uniti e Repubblica Ceca. L'esordio con gli africani, dopo la vittoria per 3-0 degli Usa sui cechi, fu tranquillo e privo di spunti particolari: 2-0, con reti di Pirlo e Iaquinta. Nella seconda tornata di incontri il Ghana superò 2-0 la Repubblica Ceca, che dimostrava così di essere nettamente la più debole del girone, mentre l'Italia fu impegnata dagli Stati Uniti in una gara dura e difficile: Daniele De Rossi rifilò una gomitata a McBride, rimediando l'espulsione e quattro giornate di squalifica, ma finirono la gara anzitempo anche i due americani Pope e Mastroeni. Al gol iniziale di Gilardino aveva risposto una rete di Zaccardo, purtroppo infilata con una svirgolata micidiale nella porta di Buffon: 1-1 finale e qualificazione assicurata. Una vittoria contro i cechi, che a loro volta vincendo avrebbero potuto qualificarsi, diventava importante per evitare un pericoloso incrocio agli ottavi con il Brasile campione in carica. Segnarono Materazzi e Pippo Inzaghi, garantendo il passaggio del turno come primi in classifica.
Agli ottavi si arrivò con questi accoppiamenti: Germania-Svezia, Argentina-Messico, Italia-Australia, Svizzera-Ucraina, Inghilterra-Ecuador, Portogallo-Olanda, Brasile-Ghana, Spagna-Francia. Per i padroni di casa fu quasi una passeggiata con gli svedesi, che erano già sotto 2-0 a zero dopo 12 minuti: ai tedeschi bastò controllare per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. L'Argentina soffrì più del previsto con il Messico, andando in svantaggio e ottenendo il passaggio del turno solo ai tempi supplementari. La Svizzera uscì ai rigori con l'Ucraina. L'inghilterra regolò l'Ecuador con un calcio di punizione di Beckham. Portogallo e Olanda si picchiarono allegramente per tutto l'incontro che finì in pareggio come espulsioni, due per parte, ma vide prevalere i portoghesi con gol di Maniche al 23 esimo. Facile il 3-0 del Brasile sul Ghana, sfida nella quale ci fu il gol numero 15 di Ronaldo a un Mondiale: un record ancora imbattuto. La Francia, infine, dopo essere andata in svantaggio con la Spagna, ribaltò il risultato passando il turno con un 3-1.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Dai nostri archivi
Moved Permanently
The document has moved here.
Diario brasiliano
- Le scuse di Suarez a Chiellini: non morderò mai più nessuno
- Tirare il rigore perfetto si può. Dalla monetina al «cucchiaio», ecco cosa insegnano psicologia e statistica
- Da Rio 2014 a Rio 2016: l'Italia dello sport sogna la rivincita olimpica
- La rivoluzione di Blatter: sì alla moviola in campo (con un occhio alla rielezione)
- Brasile-Cile: la Selecao di Scolari prova a ripartire da Fernandinho
La storia
- La Spagna sul tetto del mondo, per l'Italia una disfatta senza scuse
- A Berlino l'Italia è campione per la quarta volta. I rigori non sono più un tabù
- Brasile «pentacampeao», all'Italia non basta l'acqua Santa del Trap
- Francia campione nel 1998, per l'Italia continua la maledizione dei rigori
- I rigori condannano ancora l'Italia: Brasile campione per la quarta volta