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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2014 alle ore 20:00.
L'ultima modifica è del 21 giugno 2014 alle ore 14:39.

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Il dottor Jekyll e Mr Hyde. Soccombe al Costa Rica un'Italia trasfigurata, nessuna traccia del gioco brillante visto con l'Inghilterra. Timorosa, timida, inconcludente, e anche parzialmente fortunata nel primo tempo per un mezzo rigore, neanche troppo clamoroso, ignorato dal direttore di gara su Campbell messo giù in area. Italia e Uruguay martedì prossimo si giocheranno il secondo posto libero nel girone. Consolazione parziale: agli azzurri potrebbe bastare un pareggio. Ma se la squadra è questa c'è poco da stare allegri. È sempre presuntuoso pensare che sia stata sbagliata la formazione. Non esiste prova contraria. Ma l'approccio, quello sì. È mancata la testa prima delle gambe. Neanche il caldo ci viene in soccorso. 28° a Recife. Altro alibi cancellato. Prandelli cambia molto: torna Buffon tra i pali al posto di Sirigu, fuori Paletta e Verratti, dentro Abate e Thiago Motta. Modulo che cambia in continuazione senza "quagliare" mai.

Due guizzi in un deserto di idee: un'intuizione geniale di Pirlo, un gol sbagliato da Balotelli. Stop. Il Costa Rica invece è la stessa squadra che ha battuto l'Uruguay, e anche stavolta è sua la partita perfetta. L'avvio degli azzurri è dimesso per usare un eufemismo. Ma fosse solo l'avvio..! I Ticos, oltre ad essere in costante superiorità numerica in mezzo al campo, bloccano le fasce creando problemi a Darmian, Abate e Candreva che non trovano sbocchi, ma anche centralmente non si riesce a sfondare. L'undici di Pinto è perfetto nell'applicazione del fuorigioco e lo sbaglia una sola volta ma Balo non ne approfitta. In più corrono, tanto, mentre l'Italia è statica e annichilita. Nella prima mezz'ora non succede assolutamente nulla. Al 27' Thiago Motta ci prova col piede sbagliato dalla distanza e la palla termina fuori di poco. Poi si illumina Pirlo e si accende una fiammella di speranza. Passante dello juventino di prima per Balotelli, ma il suo controllo è lungo e la conclusione di collo è svirgolata. Navas poi è un portiere affidabile ed è bravissimo al 33' sul destro di Mario, nonostante il pallone gli rimbalzi a un passo. Doppia presa e pericolo scampato. L'ultimo. Al 36' è Buffon a distendersi prima e a rispondere coi pugni appena dopo sugli affondi di Bolanos e Ruiz. L'episodio contestato: Chiellini liscia e tocca Campbell in area di rigore, ma l'arbitro chiude un occhio.

Ci va bene una volta, non la seconda e al 44' il Costa Rica va meritatamente in vantaggio con Ruiz di testa. Buffon non impeccabile sul suo palo, ma è Chiellini in ritardo sulla marcatura. In mezzo al campo le cose non funzionano per niente. Bisogna cambiare in fretta e il più possibile. L'Italia nella ripresa ricomincia con Cassano, piazzato alle spalle di Balotelli al posto di un indolente Thiago Motta. Una mossa a sorpresa, se consideriamo le gerarchie di Prandelli, ma serve fantasia e Fantantonio sulla carta è l'uomo giusto. Brivido per un destro dalla distanza di Darmian al 51'. È l'ultimo refolo, poi la porta non si vede più neanche da lontano. Cassano trova una punizione, pur faticando ad entrare in partita, ma Navas calcola bene la traiettoria. L'Italia non carbura neanche così, e Prandelli cambia ancora: dentro Insigne per Candreva per un 4-3-3 teoricamente più offensivo. È il Costa Rica ad avvinarsi al raddoppio, ma Buffon esce stavolta alla perfezione sulla pericolosa ripartenza. E' un'agonia. La gara è brutta e quella che avrebbe dovuto essere la cenerentola del girone si permette persino un torello a metà tempo che umilia, sottolineato dal pubblico brasiliano, gli azzurri. Anche Cerci è buttato nella mischia, al posto di Marchisio. Ma gli attaccanti non fanno movimento e quando lo fanno finiscono regolarmente intrappolati nel fuorigioco. Pinto inserisce prima Urena (che segnò contro l'Uruguay poco dopo il suo ingresso nella partita d'esordio) e Brenes. Forze fresche che si concedono qualche timida incursione ma soprattutto contribuiscono ad addormentare ulteriormente la già modestissima reazione azzurra. Al fischio finale il Costa Rica festeggia la qualificazione agli ottavi. L' Inghilterra è ufficialmente fuori, per noi saranno, contro l'Uruguay, novanta minuti di passione.

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