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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2014 alle ore 19:57.
L'ultima modifica è del 13 luglio 2014 alle ore 14:41.
Sarà Nicola Rizzoli, 42 anni, ad arbitrare stasera la finale dei Mondiali 2014 tra Argentina e Germania allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro in Brasile. Il fischietto bolognese sarà il terzo direttore di gara italiano a dirigere una finale mondiale dopo Sergio Gonella nel 1978 (Argentina-Olanda 3-1) e Pierluigi Collina nel 2002 (Brasile-Germania 2-0.
Jim Boyce, presidente del Comitato arbitrale della Federcalcio internazionale, ha dichiarato: «Abbiamo scelto i migliori arbitri per le migliori partite, e l'italiano arbitrerà la finale», ha detto Boyce, con Massimo Busacca, designatore Fifa, che ha successivamente confermato che Rizzoli dirigerà il match del Maracanà. L'arbitro italiano in questo Mondiale ha già diretto due volte partite di Messi e soci: a Porto Alegre quando hanno battuto la Nigeria per 3-2, e nei quarti di finale a Brasilia in occasione del successo dei biancocelesti per 1-0 sul Belgio.
Nel curriculum di Rizzoli, inoltre, ci sono numerose partite importanti, tra cui proprio la finale tutta tedesca di Champions League del 2013 tra il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund, vinta dai bavaresi.
«È il massimo che si possa sognare, è meraviglioso ed è impossibile descrivere che cosa significhi per un arbitro dirigere la finale dei Mondiali». Questo il commento di Nicola Rizzoli, riportato dai principali siti brasiliani, alla notizia della sua designazione. «Voglio dedicare questa designazione a me stesso - ha detto ancora il fischietto italiano, raggiunto da una telefonata del presidente del Consiglio, Matteo Renzi -: sono 20 anni che lavoro per questo, ho cominciato quando ne avevo solo sedici. È merito non solo mio, ma di tutti coloro che mi hanno insegnato qualcosa e del nostro movimento. Alla finale rappresenterò l'Italia, e voglio essere uno dei migliori in campo».
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