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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2014 alle ore 06:36.
L'ultima modifica è del 23 settembre 2014 alle ore 10:56.

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L'Autorità per i trasporti ha inviato una segnalazione a luglio per favorire le gare e il Governo sta preparando un disegno di legge per la concorrenza nel trasporto locale.
Ma le gare si stanno già facendo. L'Emilia Romagna ha in scadenza la gara, a dicembre scadono tutti i contratti di Trenitalia.

Sì, ma una norma nel disegno di legge sulla concorrenza che sancisca l'obbligo di gare regionali non sarebbe utile?
Nel bando di gara dell'Emilia c'è scritto che chi vince deve comprare 70 treni, una parte li mette la Regione e poi dà la possibilità al vincitore di fare l'investimento in un certo periodo di tempo. Quindi oggi è possibile farlo. Però va chiarito il tema del personale. Se Trenitalia perde la gara dell'Emilia Romagna il personale di Trenitalia, oltre mille persone, che fine fa? Ci vuole una clausola sociale e una contrattuale, anche i contratti uguali per tutti. Io vado ancora più in là: anche l'infrastruttura dovrebbe essere forse sotto un unico gestore, anche le Nord Milano o le Sud Est di Bari, in modo tale da avere stesse regole, stessa normativa, stessi standard, stessi costi.

Queste gare del trasporto pubblico locale finora sono state una finzione e rischiano di esserlo ancora. Lei prima ha sfiorato il tema delle clausole sociali, però questo è un tema ancora tutto in divenire, non è ancora stato stabilito niente su questo, quindi mi pare che per queste gare a parole c'è la volontà, ma nei fatti ancora troppi ostacoli le frenano.
Non è un ostacolo e non è una finzione, è un problema reale che chi fa la gara deve inserire certe condizioni dentro. Ma le gare non le facciamo noi come Trenitalia o come Rfi, o come Fs, le fa la Regione e il ministero dei Trasporti farà quelle del servizio universale a lunga percorrenza. Noi stiamo solo chiedendo di regolare le clausole sociali, contrattuali, il materiale rotabile. In Germania la nostra società si costruisce l'officina dove fa manutenzione e compra i treni. Nel contratto è previsto.

Le Fs da qualche anno ha cominciato a intervenire con investimenti molto interessanti in società di trasporto suburbane regionali anche su gomma. Due domande: da una parte non le sembra in questo modo di dire: posso anche perdere una gara regionale, ma mi sto coprendo col trasporto su gomma? Due, se questa politica continuerà e che livello di copertura nazionale avete fatto col trasporto su gomma fino a oggi.
Noi abbiamo una società nel gruppo che si chiama BusItalia. Ha preso già il lavoro a Firenze, siamo in Umbria, dove fa anche traghetti, siamo a Padova. Quella è una società che può integrare il servizio regionale ferroviario, non sostituirlo. Noi dobbiamo avere una logica nella revisione di tutto il Tpl e abbiamo bisogno nelle aree regionali e nelle grandi aree metropolitane di non avere servizi paralleli sulle stesse tratte. Se voi andate a guardare oggi ci stanno mille e cento società di servizio automobilistico che hanno tante piccole tratte da coprire ma nessuno ha un modello organizzativo tale per cui con il treno fai la relazione tra i due principali centri, poi quando arrivi alla stazione trovi i pullman che ti portano nelle varie aree. Noi vogliamo farlo, se riusciamo, indipendentemente dalla proprietà. Certo che verrebbe più semplice se gestissimo anche quel tipo di servizio, ma non è quella la finalità, vogliamo dare un contributo anche lì perché dove siamo andati a prendere i servizi abbiamo dato un contributo di efficienza. È un lavoro molto più semplice, ma c'è bisogno di forte organizzazione e di forte management per coordinarlo, non sostituirci. Vogliamo fare un'integrazione, una combinazione di servizi.

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