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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2014 alle ore 06:36.
L'ultima modifica è del 23 settembre 2014 alle ore 10:56.

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Il sostantivo che usa lei non è corretto. È corrispettivo, non è contributo. Il corrispettivo viene pagato e dato a Rfi e a Trenitalia sul contratto di servizio di Trenitalia con le Regioni per le prestazioni che la Regione definisce e stabilisce con Trenitalia, con un prezzo in un catalogo: sceglie il servizio e sceglie anche il corrispettivo da riconoscere. Rispetto a francesi e tedeschi il corrispettivo passeggero/chilometro riconosciuto a Trenitalia è inferiore del 30-40%. Ora il corrispettivo viene messo in gara, per esempio, in Emilia-Romagna e, se viene un'impresa terza, riceverà la stessa somma. Per quanto riguarda Rfi, il contratto di programma ha ridotto il corrispettivo per le manutenzioni ordinarie e straordinarie da 1.950 a 1.610 milioni di euro. Poi c'è il contratto di programma parte investimenti. È chiaro che gli investimenti infrastrutturali non hanno un ritorno economico per nessun tipo di servizio. L'infrastruttura è dello Stato, la proprietà è sua. Oggi quella proprietà è attribuita a Rfi, appare nello stato patrimoniale di Rfi, 35 miliardi di euro, però è fatta di binari, di gallerie, di ponti.

E sul debito elevato?
Nel piano d'impresa prevediamo di chiudere al 2017 con una riduzione del debito di 700-800 milioni. Sarà poco ma è significativo. Abbiamo anche un po' di crediti con le Regioni.

Quali sono queste Regioni e a quanto ammonta questo debito?
Le singole Regioni non me le ricordo. Il debito complessivo è di 1,2 miliardi circa su un valore dei contratti di 2,5 miliardi l'anno.

La percezione di chi viaggia, quando non viaggia sull'alta velocità, per esempio sulla tirrenica, è che molto spesso il servizio rispetto ad alcuni anni fa sia peggiorato: meno treni e non si arriva mai. La sensazione è anche che con questo giochino dei contratti con le Regioni si è creato una sorta di spezzatino per cui uno se non fa l'alta velocità deve prendere due o tre treni per fare una certa tratta. I pendolari si lamentano, diciamo che non è certamente un servizio da premio d'Europa. Su questo non pensate che le Ferrovie dovrebbero migliorare?
Stiamo lavorando per velocizzare le linee tra grandi aree metropolitane. Può essere la Genova-Roma o la Milano-Bari-Lecce. Quando l'anno prossimo arriveranno i nuovi cinquanta treni Mille, avremo del materiale rotabile più veloce da poter utilizzare anche su queste tratte. Contestualmente stiamo migliorando l'infrastruttura con una tecnologia che riduce i tempi di percorrenza. Sull'Adriatica, possiamo portare circa 150 km di quella linea a 200 all'ora.

Pochi giorni fa sulla questione Ntv è intervenuto Diego Della Valle, che è azionista di Ntv, e ha detto che il vero padrone delle Ferrovie è ancora Moretti, che è stato sostituito dal suo numero due ed è normale che fra loro si parlino. Lei che risponde?

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