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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2014 alle ore 06:36.
L'ultima modifica è del 23 settembre 2014 alle ore 10:56.

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Voi investite nell'alta velocità e vi espandete nella gomma mentre il trasporto ferroviario pendolari è considerato il trasporto più abbandonato sul territorio.
Per l'infrastruttura sul trasporto regionale e sulle grandi aree metropolitane sono destinati dal contratto di programma 16 miliardi di euro e la metà di questi li abbiamo già spesi. Stiamo lavorando per garantire una maggiore capacità nell'ambito dei nodi e in più in tutte le stazioni di Roma, Milano, Torino, Napoli stiamo migliorando l'altezza dei marciapiedi, i sottopassaggi, l'eliminazione delle barriere. L'altro tema infrastrutturale è aumentare la velocità della linea tra le grandi aree metropolitane in modo tale da ridurre i tempi di percorrenza. Poi c'è il materiale rotabile: Trenitalia ha un investimento complessivo sul Tpl di 3 miliardi, per esempio i treni Jazz che sono apprezzatissimi anche a Roma.

L'altra grande sfida che ha davanti Fs è il progetto di privatizzazione o di quotazione in Borsa. Noi siamo rimasti a Moretti che stimava un valore di 6 miliardi per il 49% del capitale in Borsa. Avete fatto passo avanti? Ci sono anche ipotesi di privatizzazioni a pezzi.
Per la privatizzazione si sta lavorando. Io sono contrario alla separazione proprietaria tra Rete e impresa ferroviaria, quindi il gruppo secondo me va visto nella sua interezza. Perché separare una parte? Potresti solo separare una parte buona, ma cosa rimane poi? Poi all'interno tra i business ci deve essere chiarezza e trasparenza. Su questo comunque è l'azionista che decide, noi possiamo solo essere strumento dell'azionista.

Però un investitore che compra nella sua interezza un gruppo che all'interno ha problematiche grosse, sia pure annacquate dall'attività che va bene, questo punto di debolezza lo coglie e vi penalizza quando andate a vendere.
Standard & Poor's la settimana scorsa ci ha confermato il rating, migliorando il nostro profilo di credito stand alone di un gradino. Ha spiegato che un Ebitda come il nostro, di due miliardi, in Europa non ce l'ha nessuno. Sncf e DB se lo sognano, stanno all'8-10%, noi al 23%. E quello di quest'anno migliora.

Proprio sul tema del valore di Fs e di un'eventuale privatizzazione, voi siete una sorta di centauro: siete gestiti molto bene con logica privatistica, avete fatto 8 miliardi di ricavi, 2 miliardi di Mol e per il sesto anno siete in utile, quasi mezzo miliardo nel 2013, quindi il mercato dice che è una bella azienda. Ma c'è un problema: voi vivete di contributi pubblici, che non sono mai scesi nel tempo, cioè ogni anno lo Stato italiano tra contratto di programma e contratti di servizio gira alle Fs un assegno di circa 5,3 miliardi e questo ormai da dieci anni. Se voi producete utile e avete quella marginalità così alta io da cittadino mi aspetto che il contributo pubblico possa diminuire, proprio perché siete diventati redditizi. Questo non è mai accaduto e la Corte dei conti rileva anche che gli investimenti sono tornati a livelli 2007. Poi avete il debito di 6 miliardi su Trenitalia e anche qui la Corte dei conti spesso dice che quella struttura finanziaria va riequilibrata, visto che a livello consolidato avete 38 miliardi di patrimonio, chiedo perché non ricapitalizzate Trenitalia per ripristinare la sua situazione finanziaria.

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