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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2014 alle ore 06:36.
L'ultima modifica è del 23 settembre 2014 alle ore 10:56.

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Stiamo lavorando su tutta la Torino-Padova su cui stiamo mettendo un impianto tecnologico che gestirà l'intera linea, quindi anche il nodo di Milano, per migliorare i collegamenti, aumentarne la capacità, favorire l'integrazione fra linea Av e rete convenzionale. Un investimento da 450 milioni. Oggi noi non vogliamo toccare il passante di Milano con i treni ad alta velocità.

La seconda domanda su Milano si riferisce all'accordo che avete annunciato a fine agosto con il ministero per portare l'alta velocità in aeroporto. Voi avete fatto le sperimentazioni negli anni scorsi portando il Frecciarossa a Malpensa che sono durate poco perché i treni viaggiavano praticamente vuoti. Ho visto nelle slide che avete presentato che ci sarebbe un guadagno di cinque minuti da Milano a Malpensa: basterebbe a richiamare più passeggeri o è un servizio destinato comunque a rimanere non economico?
Il vero problema dei collegamenti con l'aeroporto non è il tempo di percorrenza, che nella mezz'ora è comunque accettabile, quanto la frequenza. Uno che arriva in aeroporto deve trovare il treno pronto: se deve aspettare il Frecciarossa o uno di quelli che partirà fra un'ora, prenderà altri mezzi. Il vincente anche sulla nostra alta velocità è la frequenza, un treno ogni quarto d'ora per Bologna o Firenze. C'è poi l'aspetto infrastrutturale: il Frecciarossa lo abbiamo portato anche su una linea delle Ferrovie Nord, perché il percorso non era tutto sulla nostra rete. Si dovrebbero unificare anche le infrastrutture, sono altri duemila chilometri in Italia di rete in concessione diversa da Rfi. Diversamente bisogna fare certe scelte di servizio e di investimento infrastrutturale perché, per come è stata progettata allora, oggi l'Alta velocità dista in linea d'aria 20-30 chilometri da Malpensa. Comunque siamo d'accordo con il ministro Lupi che a fine dicembre porteremo un progetto per i tre aeroporti, Milano, Roma e Venezia, in tre step: primo, migliorare i servizi attuali in termini gestionali e organizzativi; secondo, migliorare anche infrastrutturalmente il collegamento con Milano Centrale e Rho Fiera, capire dove possiamo portarli; terzo, lo step infrastrutturale complesso che dovrebbe, secondo l'idea del ministro e di tutti, portare un collegamento passante da Malpensa, senza fare inversione di marcia, perché significherebbe complicare la gestione di questi servizi. Dei tre aeroporti, quello che si presta di più a ricevere una linea nuova è Venezia che non ha collegamenti. Fiumicino è la stessa cosa. Si trova nelle stesse condizioni. Quindi abbiamo detto: non molliamo il progetto futuro di portare l'alta velocità, tra virgolette, perché poi bisognerà vedere qual è la velocità.

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