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Questo articolo è stato pubblicato il 29 marzo 2011 alle ore 21:19.

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Le sfide di Nokia: dalla causa contro Apple al lancio del primo Windows Phone (Stephen Eliop)Le sfide di Nokia: dalla causa contro Apple al lancio del primo Windows Phone (Stephen Eliop)

La battaglia legale con Apple è la priorità del momento ma ciò che preme maggiormente a Stephen Elop, dallo scorso settembre Ceo di Nokia, è rendere quanto prima fruttifero il matrimonio con Microsoft. E per concretizzare questo obiettivo c’è una scadenza che non può essere troppo dilazionata in avanti, quella che fissa il debutto del primo smartphone della casa finlandese con a bordo il sistema operativo di Redmond.

In questi giorni, sul tavolo del numero uno di Espoo c’è come detto anche un’altra questione, comunque importante. E cioè la guerra in carta bollata in corso con la società di Cupertino. Dopo aver incassato giorni fa il primo parere contrario (il giudizio definitivo è atteso a inizio agosto) dell’International Trade Commission - secondo cui Apple non ha violato alcuna tecnologia Gsm, Umts e Wlan di proprietà di Nokia come invece sosteneva la denuncia inoltrata nell’ottobre del 2009 all’Authority Usa - il produttore finlandese è tornato all’attacco presentando una nuova causa. Oggetto del contenzioso l’utilizzo non autorizzato da parte della società della Mela, per l’iPhone e altri dispositivi mobili (tablet compreso), di tecnologie coperte da sette brevetti (di cui uno comune all’altra causa) inerenti le funzionalità multi-tasking, la sincronizzazione dei dati e l’impiego di accessori Bluetooth. Che la sfida legale con Apple sia una componente da non sottovalutare nell’economia della battaglia per la supremazia in campo smartphone lo dice un dato, reso pubblico dalla stessa Nokia: e cioè i 46 brevetti alcuni di questi oggetto di azioni legali precedenti al lancio dell’iPhone) che costituiscono la materia del contendere in mano agli avvocati.

Con l’entrata in gioco di Microsoft, la rivalità fra le due compagnie si è acuita e il traguardo cui punta Nokia è come noto duplice: monetizzare l’alleanza con il gigante di Redmond alla voce riduzione costi e tornare a macinare vendite per rimpolpare ricavi (derivanti da terminali e servizi per il mondo business) arrivati ad essere di poco superiori – 40,5 miliardi di dollari contro 38 – rispetto al fatturato prodotto da Apple con iPhone, iPod e iPad nell’esercizio fiscale 2010. Per Nokia, rischiare di perdere ancora terreno negli smartphone – un mercato che quest’anno, stando alle ultime stime di Idc, potrebbe crescere in volumi del 49% e toccare quota 450 milioni di unità – sarebbe alquanto deleterio e di questo Elop ne è assolutamente consapevole. Del resto i dati di mercato parlano in modo esplicito: la quota negli smartphone di Nokia è scesa dal 50% al 30% dal 2007 a oggi mentre in casa Microsoft devono fare i conti con una penetrazione della piattaforma Windows ridottasi al 3,4% su scala mondiale al cospetto delle poderose crescite operate da Apple iOs e Google Android.

E quale sarebbe, come si legge su Bloomberg, uno dei primi obiettivi da raggiungere per l’ex executive di Microsoft? Quello di cambiare alcune vecchie abitudini del management di Nokia, e cioè quelle di concedersi prolungate vacanze a cavallo del periodo estivo mentre la concorrenza (leggi Apple) cattura l’attenzione globale per il suo unico annuncio di prodotto dell’anno. L’accusa neppure troppo velata di “lassismo” ai quartieri alti della casa di Espoo arriva nello specifico da Adam Greenfield, managing director di Urbanscale, una società di consulenza di design di New York: «A metà luglio – ha detto a Bloomberg il manager, a libro paga della società finlandese dal 2008 al 2010 – la sede di Nokia è una sorta di città fantasma. Se hai bisogno di una risposta da un manager in vacanza nel proprio cottage devi aspettare settembre e questa è una mancanza che ostacola l’agilità della compagnia».

Aumentare la velocità dello sviluppo del prodotto e accelerare il time to market è, non a caso, una delle priorità segnate in rosso nell’agenda di Elop per fare la guerra contro Apple e Google. Il piano del Ceo, che più volte ha enfatizzato il concetto di un “cambiamento necessario”, sarebbe in sostanza questo: presentare il primo Nokia Windows Phone 7 entro fine anno e partire con la produzione in volumi nel 2012. Per alcuni analisti tali tempi sarebbero eccessivi, mentre più idoneo sarebbe un lancio entro l’estate, anche per poter dimostrare al mercato che l’alleanza si sta muovendo sulla strada giusta. L’altro gravoso compito di Elop è quello di crescere la produttività per ottenere maggiori margini. Apple, secondo i dati in mano a Bloomberg, ha un fatturato per dipendente tre volte superiore a quello di Nokia, mentre la taiwanese Htc arriva al doppio e Microsoft a una volta e mezzo. Il previsto taglio nell’area R&D, che oggi conta di oltre 16mila addetti, sarà il primo passo. Per ridurre il gap, la casa finlandese deve comunque, necessariamente, non commettere più errori e tantomeno bucare il lancio dei suoi prodotti di peso, come invece avvenuto nel recente passato con i modelli N97, N8 ed E7. La concorrenza corre, vedi per esempio Samsung, e ad Espoo non si possono certo permettere faide interne o indecisioni di strategia sul fronte tecnologico.

I dubbi che dovrà sciogliere Elop riguardano quindi Symbian e MeeGo, entrambe open source come Android mentre Windows Phone 7 è un sistema “chiuso” come lo è quello di Apple. Nokia deve quindi evitare di perdere gli ingegneri di talento cresciuti intorno alla sua storica piattaforma, trovare il modo di mantenere fedeli gli sviluppatori indipendenti e garantire continuità alla vastissima base installata di telefonini basati per l’appunto su Symbian. Perdere il controllo del software è quindi un ulteriore rischio che la casa finlandese deve evitare e un crocevia importante potrebbe in tal senso essere la scelta della piattaforma operativa in ambito tablet. Se per gli smartphone il riferimento è Windows, per i pc a tavoletta la possibilità che torni d’attualità MeeGo non è, stando alle ultime indiscrezioni, campata per aria. Di ufficiale non c’è nulla ma in considerazione del fatto che Windows 8 (da cui Microsoft deriverà una versione ad hoc per i tablet) è ancora molto là da venire ecco che un rivale dell’iPad con MeeGo nel motore è al momento un’ipotesi realistica. L’importante, come Elop sa bene, è che Nokia faccia in fretta.

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