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Questo articolo è stato pubblicato il 30 marzo 2011 alle ore 21:34.

Un annuncio per costruire un'applicazione per iPad e iPhone: è tra i messaggi mostrati dalla bacheca di Starbytes, uno spazio dedicato alle offerte di lavoro per professionisti dell'informatica e delle telecomunicazioni. A lanciare la piattaforma è stato il gruppo italiano Reply. Finora le grandi aziende hanno utilizzato luoghi d'incontro online per abilitare la collaborazione su internet (crowdsourcing, in inglese) soprattutto nella fase di proposta delle idee, ad esempio nel design di un logo o di un prodotto. Internet, infatti, è una miniera di talenti.

E il crowdsourcing ha semplificato la ricerca e l'assegnazione di mansioni semplici, come la traduzione di brevi testi. Inoltre ha aperto la strada a un mercato globale dove i programmatori informatici nei paesi in via di sviluppo possono offrire prezzi competitivi per le loro abilità. Starbytes, invece, è rivolta a figure professionali italiane dell'informatica e delle telecomunicazioni. Costruisce un ponte di connessione, per esempio, con chi abita in aree di provincia dove è più raro poter accedere a offerte di lavoro di una multinazionale. «Offriamo contratti secondo la normativa italiana: dopo aver valutato le offerte, procediamo a un colloquio attraverso l'ufficio del personale e poi iniziamo il progetto», osserva Filippo Rizzante, executive partner di Reply.

Chi arriva su Starbytes costruisce un suo profilo, come avviene nei social network: la grafica della piattaforma è ispirata alla catena di caffé Starbucks. Gli utenti possono accedere a offerte di lavoro per singole persone, su asta o su offerta. Per partecipare è sufficiente un codice fiscale, oppure una partita Iva. Finora gli iscritti sono 1600. Ma i bacini in Italia di sviluppatori software e designer sono enormi, a partire dai distretti produttivi attorno a Torino e a Genova, in Lombardia e in Toscana, nelle aree metropolitane di Catania e Napoli. Starbytes è ai primi passi. Prevede di affidare in seguito all'esterno anche progetti più complessi e di costruire team di lavoro in outsourcing. Il contatto, inoltre, è un'occasione professionale: «Siamo interessati a valutare assunzioni a tempo determinato e indeterminato», aggiunge Rizzante.

Altre piattaforme chiedono su internet l'attenzione degli sviluppatori informatici. Ma in genere si tratta di spazi che abilitano l'incontro tra domanda e offerta: non sono responsabili della qualità degli annunci pubblicati. Topcoder, per esempio, è tra le più frequentate al mondo: ha lanciato gare in collaborazione con Paypal e Facebook per trovare talenti. Un altro luogo scandagliato dai cacciatori di teste nell'informatica è Stack Overflow: è una community dove gli sviluppatori software si scambiano consigli e chiedono aiuto per risolvere problemi.

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