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Questo articolo è stato pubblicato il 01 luglio 2011 alle ore 15:08.

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Hp lancia il suo tablet e offre WebOs in licenza. Sfidando Apple e GoogleHp lancia il suo tablet e offre WebOs in licenza. Sfidando Apple e Google

Più che la disponibilità nei negozi, tanto attesa e finalmente concretizzatasi oggi negli Stati Uniti, ciò che fa più rumore del lancio del tablet a piattaforma WebOs di Hewlett Packard è la volontà della casa californiana di offrire in licenza a produttori terzi il sistema operativo open source ereditato da Palm.

A rendere reale questa ipotesi è stato lo stesso Ceo Leo Apotheker, che stando a quanto riportato da Bloomberg ha confermato per l'appunto le discussioni in atto con un certo numero di produttori che, ha detto il manager, «hanno manifestato un reale interesse». Fra i possibili candidati, ma qui entriamo nel campo delle indiscrezioni, il nome più importante è quello di Samsung, che sì ha sposato in toto la causa di Google (Android equipaggia sia i nuovi smartphone che il Galaxy Tab, della casa coreana) ma che vedrebbe anche di buon occhio la possibilità di poter personalizzare più liberamente i propri dispositivi evitando le limitazioni imposte dalla società di Mountain View.

L'annuncio di Hp è quindi importante e non solo perché dalle licenze del sistema operativo potrebbero arrivare entrate che controbilancerebbero il calo delle vendite dei pc, calo che ha costretto la compagnia a rivedere al ribasso le stime dei ricavi per il terzo trimestre dell'esercizio in corso. Se si dovesse dunque concretizzare qualcuno dei deal a cui il colosso di Palo Alto sta lavorando, potrebbe nascere una valida alternativa a Google Android e ad Apple iOS, le due piattaforme mobili al momento più popolari in campo smartphone e tablet, in attesa della "rinascita" di Windows, la cui versione ottimizzata per i computer a tavoletta non vedrà il mercato prima della primavera del 2012.

La stessa Hp, del resto, non ha smentito i rumors che la vedrebbero impegnata a sviluppare un tablet con a bordoWindows 8, dando continuità al sodalizio che ha dato vita allo Slate 500 basato su Windows 7, la prima tavoletta della compagnia destinata al mondo business. Per contro, offrendo WebOs sul mercato, il rischio che Hp faccia concorrenza ai suoi stessi prodotti è concreto e minerebbe l'obiettivo di produrre a regime (fra smartphone e tablet) circa 100 milioni di dispositivi l'anno.
Tornando all'apertura di cui sopra, c'è anche da dire come Apotheker non abbia definito una scadenza temporale entro la quale designare i possibili partner di Hp.

Fra i punti di discussione con le Samsung della situazione c'è sicuramente quello delle apps: il TouchPad arriva sul mercato con circa 300/400 applicazioni precaricate e nel marketplace di WebOs ve ne sono al momento poco più di 6mila, l'80% delle quali destinate anche al tablet. Numeri ancora irrisori rispetto alle 425mila apps che Apple mette a disposizione per iPhone e le 100mila già accessibili per l'iPad e le oltre 200mila che gli utenti Android possono scaricare dal negozio digitale di Google. In Hp non sembrano comunque preoccupati per questo gap e fanno invece leva sul numero degli sviluppatori, circa 50mila, rimasti fedeli al sistema operativo che fu di Palm.

Quanto al prodotto in vendita da oggi negli Usa, fra le caratteristiche che balzano subito all'occhio del TouchPad, accolto con benevolenza dalle principali testate hi-tech e non (vedi il Wall Street Journal) a stelle e strisce c'è sicuramente il prezzo di listimo, praticamente identico a quello dell'iPad. E cioè 500 dollari per la versione solo Wi-Fi -con 16 Gbyte di memoria e 600 per quella con una spazio di storage da 32 Gbyte. Il modello con l'accesso integrato ai servizi di traffico dati forniti da AT&T arriverà invece solo verso fine anno.

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