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Questo articolo è stato pubblicato il 29 ottobre 2011 alle ore 12:57.

Film. Documentari. Concerti. Show. Google Tv rilancia la sua piattaforma software interattiva (finora non un grande successo, per usare un eufemismo) dedicata alla televisione. Che diventa una porta di accesso per scoprire i video su Youtube, Netflix, Amazon e altri archivi online. In questo modo punta sulla "coda lunga": è l'insieme di tanti canali accessibili attraverso il collegamento a internet che uniscono produzioni professionali e amatoriali, generaliste e di nicchia. Gli spettatori possono partecipare anche attraverso le applicazioni software, come già accade su cellulari e tablet.

Procede a piccoli passi. Finora è utilizzabile da televisioni Sony e attraverso un dispositivo di Logitech da collegare a internet che, però, non ha avuto successo sul mercato degli Stati Uniti e il prezzo è stato dimezzato a cento dollari. Può contare sul sistema operativo Android 3.1, più veloce rispetto al precedente. Google ha accelerato negli ultimi mesi: in estate ha acquistato Motorola, tra i principali produttori mondiali di "set top box" per tv. E di recente ha annunciato cento canali video originali con YouTube.

Alla gara per conquistare il mercato delle televisioni connesse a internet punta anche la Apple Tv. Che scommette sui comandi vocali: gli utenti potranno, per esempio, cambiare canale senza toccare alcun tasto, ma soltanto dicendo cosa vogliono vedere. Secondo le previsioni dell'azienda di Cupertino sarà un cambiamento introdotto a partire dal 2013. A cambiare i giochi è Siri, il software di intelligenza artificiale che ha appena debuttato su iPhone 4S, ma non è ancora disponibile in italiano.

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