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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2011 alle ore 18:50.
«Ci sono più cose in cielo in terra, Orazio, di quanto possa la nostra filosofia». La usata, e abusata, battuta dell'Amleto di Shakespeare sembra comunque fatta apposta per descrivere questa settimana. Di quel che sta succedendo sulla Terra abbiamo ampie cronache e commenti, ma anche nel cielo, o per meglio dire nello spazio, la settimana è densa di avvenimenti, qui fortunatamente tutti positivi.
Iniziamo con il 2 novembre scorso, alle 18.29 in Italia la navicella spaziale Shenzhou 8, lanciata non molte ore prima dalla base spaziale cinese situata nel deserto dei Gobi in Mongolia, riusciva ad effettuare per la prima volta l'operazione di attracco al modulo centrale della Stazione spaziale cinese Tiangong , ovvero il Palazzo Celeste. Con una scelta un po' scenica l'operazione veniva compiuta proprio mentre i due mezzi, ovviamente a poca distanza l'uno dall'altro, volavano sopra la Cina.
Pochi minuti per agganciare il modulo, senza astronauti questa volta, a quello principale tramite un nuovo sistema di aggancio sviluppato autonomamente dai cinesi. Manovra perfetta, precisione millimetrica, tutto ha funzionato al meglio. Gioia incontenibile fra gli addetti la sala di controllo di Pechino: la Cina infatti diventa con questo il terzo paese al mondo capace di fare una manovra del genere, dopo Stati Uniti e Russia.
È ben vero che l'attracco di un modulo una stazione spaziale è, per la Stazione spaziale internazionale, ISS, degli Usa Ue e Russia, una questione quasi banale, solo poche ore prima infatti il modulo russo con viveri provviste strumenti era attraccato alla ISS, ma resta sempre fatto che la tecnologia e la capacità di gestire una manovra del genere viene considerata dagli specialisti un punto chiave per progredire nell'esplorazione dello spazio.
Il Palazzo Celeste così potrà essere costruito nei prossimi mesi e anni fino a completarlo col pieno esercizio entro il decennio; nell'anno prossimo sono previste almeno altre due missioni anche con astronauti, tachionauti come vengono chiamati quelli cinesi. La Stazione spaziale cinese sembra molto vicina a quella MIR dei sovietici di un paio di decenni fa ed è sensibilmente più piccola della ISS, 40 tonnellate contro 200, ma certamente testimonia come i piani spaziali della Cina siano concreti e nel giusto binario.
Un satellite che invece è in orbita attorno alla Terra da più di vent'anni, per la precisione HST, il telescopio spaziale Hubble, ci regala oggi una scoperta di notevole importanza per la fisica e particolarmente intrigante per la nostra curiosità. Per la prima volta, infatti, Hubble è riuscito a vedere direttamente, e misurare, il gigantesco anello di polvere che ruota attorno a un quasar mentre viene lentamente ma inesorabilmente risucchiato dal buco nero che sta al centro di una galassia vicina al quasar stesso.
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