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Questo articolo è stato pubblicato il 07 novembre 2011 alle ore 12:25.

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I profitti operativi dei primi otto produttori al mondo di telefonini sono arrivati nel terzo trimestre a un totale di 7,4 miliardi di dollari. Apple, con il suo iPhone, se ne accaparra oltre 3,8 miliardi, vale a dire il 52 per cento. Il dato, che rende bene l'idea di quanto il melafonino costituisca una vera e propria gallina dalle uova d'ora per la casa di Cupertino, lo hanno reso noto nei giorni scorsi gli analisti di Canaccord Genuity.

Detto che il dato è inferiore a quello del secondo trimestre dell'anno (quando Apple fece proprio il 57% degli utili operativi dell'industria mobile) ma superiore di dieci punti a quello del terzo trimestre 2010, è assai interessante notare come la società fondata da Steve Jobs possa esibire una percentuale di margine operativo per ogni dispositivo venduto, pari al 35%, di gran lunga superiore ai suoi concorrenti.

Samsung, che ha guadagnato 11 punti in fatto di quote di mercato negli ultimi tre mesi grazie alle robuste vendite dello smartphone Galaxy S II, si ferma infatti al 17% e la market share della casa coreana sul totale dei profitti lordi arriva al 29 per cento.

Se poi pensiamo che la fetta appannaggio di Cupertino nel computo globale delle vendite di telefonini dei primi otto vendor è solo del 4,2% e che negli smartphone in cima alla classifica c'è ora proprio Samsung, ecco spiegato come Apple abbia dagli iPhone un contributo vitale per il bilancio e per le strategie di crescita future della compagnia.
I dati dicono quindi un'altra cosa: quattro quinti (l'81% per la precisione) dei profitti operativi generati dal gotha dell'industria dei cellulari nel terzo trimestre se li sono spartiti Apple e Samsung.

Alle loro spalle le performance migliori le ha ottenute Htc, accreditata del 9% dei proventi operativi totali (con un margine lordo del 15% per cellulare), seguita da Research in Motion (scivolata al 7% rispetto all'11% del trimestre precedente nonostante un margine operativo del 18%) e quindi da Nokia, che si deve accontentare del 4% (identica percentuale alla voce profitti per device) della torta. Un dato che è di fatto lo specchio al contrario di quanto succedeva nel 2007, quando il 67% dei profitti lordi dei telefonini era per l'appunto appannaggio della società finlandese e solo il 4% prendeva la strada di Cupertino.

Oggi la situazione si è ribaltata e per una Nokia che ora cerca di recuperare il terreno perduto con il lancio dei nuovi Windows Phone, c'è una Apple che si prepara a festeggiare, questo almeno dicono gli analisti di Canaccord Genuity, un nuovo record di vendita relativamente agli iPhone negli ultimi tre mesi dell'anno. La stime parlano di 29 milioni di melafonini in consegna su scala globale, due milioni in più delle precedenti previsioni.

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