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Questo articolo è stato pubblicato il 09 dicembre 2011 alle ore 19:40.

Sembrerebbe un discorso da collezionisti ma non lo è: non è che ci manchi un pezzo, per quanto importante, ci manca l'architrave di tutta la teoria, senza la quale dobbiamo ricominciare da zero e rifare tutto l'edificio. Il bosone di Higgs infatti è una particella piuttosto strana dato che è quella grazie alla quale tutte le altre possiedono una proprietà fondamentale, la loro massa: per poterla avere, tutte le particelle elementari debbono interagire con il bosone di Higgs. A sua volta questa particella ha una sua massa di ben 125 volte, almeno così si pensa, quella del protone e quindi notevole e per trovarla occorrono energie molto alte. Da questo si capisce perché è stato costruito un così costoso acceleratore a Ginevra, dato che più grande è l'acceleratore maggiore è l'energia cui si riesce ad accelerare le particelle e scoprirne sia di nuove che di massa elevata.

Una qualità quasi magica insomma questo del bosone, quasi dovesse dare vita alle altre particelle. Trovarlo significa validare una teoria fondamentale e capire perché e come i corpi hanno massa, una proprietà che da sempre conosciamo, che sappiamo misurare perfettamente, ma di cui evidentemente non abbiamo ancora un dettaglio fondamentale: come mai esista. Niente Bosone niente massa, un bel problema quindi se non lo trovano a Ginevra.

La teoria standard è insomma diventata il Santo Graal della fisica e ora forse si capisce perché non ci si può sbilanciare più di tanto se non si è più che sicuri, e i fisici sono gente prudente, sospettosa verso i colleghi, in senso positivo e comunque scientifico, soprattutto quando in gioco ci sono prove così importanti in ballo.

Ogni nuova "scoperta" deve essere dimostrata da misure che siano sicure entro i limiti accettati a livello internazionale in questa disciplina. In questi giorni si fa un gran parlare di sigma, una lettera greca equivalente alla nostra "s", che misura un parametro statistico molto utilizzato nelle scienze che dà la possibilità di errore di una misura. Nel caso della fisica si è particolarmente esigenti e si richiede che i risultati che ho trovato nel mio esperimento siano entro "cinque sigma", come dire che la probabilità che siano dovuti al caso è inferiore a 1 milionesimo . Se vogliamo visualizzare che cosa significa pensiamo che una moneta da un euro ha una superficie che è circa un milionesimo di un campo da tennis, mentre se vogliamo parlare proprio di caso, questa è la probabilità che, tirando la stessa moneta 20 volte in aria, mi venga sempre la stessa faccia!

Per questo la cosa più probabile, abbiamo detto all'inizio, è che i fisici di Ginevra ci dicano che l'enorme mole di dati prodotta negli ultimi mesi dei due esperimenti, Atlas E Cms, e che tuttora con raffinati software stanno analizzando in tutta Europa, non è incompatibile con la presenza di tracce del bosone la particella elementare che farebbe tornare i conti.

Si troverà o bisognerà rivedere tutto quel che pensiamo sul mondo nucleare? È lei la chiave che apre quella porta oltre la quale ci sono nuove stupefacenti scoperte e proprietà della materia che oggi magari non osiamo neppure pensare? Utile cercarla in questo modo così "arrabbiato"?

Difficile da dire, come sempre quando si tratta di ricerca fondamentale apparentemente" inutile" perché non applicabile, anche se forse è tanto inutile quanto lo è la musica, la poesia o la matematica.

Ma se vogliamo restare più terra terra possiamo senz'altro dire che nel 1897, anno in cui Joseph John Thomson scoprì l'elettrone nessuno ancora pensava a quella che praticamente oggi governa le nostre vite e le rende così comode e sicure: l'elettron-ica.

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