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Questo articolo è stato pubblicato il 27 febbraio 2012 alle ore 11:46.

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"L'anno dei telefoni quad core è davvero cominciato". Le parole di Michael Rayfield, direttore generale della divisione Mobile Business di Nvidia, sono molto esplicite e cavalcano in pieno quello che era uno dei leit motiv annunciati dell'edizione 2012 del Mobile World Congress. E cioè l'avvento dei primi smartphone con a bordo i processori a quattro cervelli, attributo che fa fare un ulteriore salto in avanti prestazionale ai telefonini intelligenti, di pari passo con la presenza dell'ultima versione della piattaforma operativa Android di Google.

Per il produttore di chip californiano è quindi arrivato il momento di togliere ufficialmente i veli ai primi prodotti – fra questi l'Htc One X, l'Optimus 4X HD di Lg Electronics, lo Zte Era e un apparecchio a firma Fujitsu - basati su Tegra 3, la piattaforma quad core dotata di un quinto cervello operativo (l'architettura 4-Plus-1), che riduce i consumi energetici e va ad estendere significativamente la durata della batteria, e di un'unità grafica da 12 core che promette prestazioni tre volte superiori a quelle del Tegra 2, il primo chip dual core per telefonini al mondo.

Se l'evoluzione degli smartphone passa anche attraverso maggiori capacità in fatto di multitasking, l'avvento dei chip quad core garantisce in tal senso una risposta assai efficace, in relazione soprattutto alle attività di entertainment, vedi i contenuti 3D e i video in alta definizione in formato 1080p.

Quanto ai nuovi telefoni Tegra 3, Lg aveva anticipato tutti la scorsa settimana annunciando l'Optimus 4X HD, terminale con schermo da 4,7 pollici e Android 4.0 Ice Cream Sandwich. Ieri al Mobile Congress è stata la volta di Htc, che ha tolto i veli al nuovo One X (di cui si parlava da settimane con il nome in codice di Endeavor), anch'esso equipaggiato con un display extra large Hd e Gorilla Glass da 4,7 pollici. Identica rispetto allo smartphone di Lg, oltre al sistema operativo di Google che si accompagna alla versione 4.0 dell'interfaccia proprietaria Sense, anche la dotazione alla voce fotocamera (con sensore da 8.0 megapixel) ed a completare la carta d'identità tecnica dello One X concorrono il supporto delle reti Hspa e della tecnologia Nfc (Near Field Communications) e la presenza di un pacchetto audio fornito da Audio Beats. Alla voce storage da segnalare il fatto che Htc renderà disponibili 25 Gbyte di spazio di archiviazione online gratuito per due anni su Dropbox per supplire alla mancanza di uno slot per schede di memoria microSd.

L'accoppiata processore Nvidia Tegra e software Android 4.0 è quindi il vanto sia del nuovo super smartphone di Fujitsu (altro marchio giapponese, con Panasonic, che ambisce a dire la propria in campo smartphone anche in Europa), che a Barcellona mette in vetrina un apparecchio con schermo da 4,6 pollici e camera digitale da 13.1 megapixel già predisposto per operare sulle reti 4G Lte, sia dell'Ascend D Quad (di cui ne esiste una versione XL con batteria più potente) di Huawei. Il colosso cinese, a differenza degli altri produttori, non ha però scelto i componenti di Nvidia bensì puntato su un processore quad core (K3V2) sviluppato internamente e in grado di garantire, a detta della società, un risparmio energetico nell'ordine del 30%. La dote del telefonino, presentato tra l'altro con l'etichetta di smartphone più veloce al mondo, si compone quindi di uno schermo da 4,5 pollici ad alta definizione, una fotocamera da 8.0 megapixel con capacità di video recording in modalità 1080p e naturalmente Android 4.0 Ice Cream Sandwich.

L'era dei telefonini a quattro cervelli e dagli schermi ultra large (siamo sopra i 4,5 pollici) è quindi ufficialmente iniziata – i nuovi modelli saranno in commercio a partire dalla primavera con prezzi che si possono ipotizzare mediamente fra i 600 e i 700 euro – ed è inequivocabile il fatto che sia iniziata sotto il cappello di Google e del suo ecosistema di servizi e applicazioni.

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