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Questo articolo è stato pubblicato il 13 aprile 2012 alle ore 14:11.

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Dei diversi motivi che hanno spinto Facebook ad acquistare Instagram si è già parlato in abbondanza. Sui prossimi passi – ragionevoli o meno – che affronterà il social network più famoso del mondo vige un riserbo tale da avere spinto il giovane ceo Zuckerberg a dire che "Facebook non comprerà altre aziende". Quella delle acquisizioni è un'arma assai tipica delle aziende quotate in borsa, colosso di Menlo Park incluso (a breve). La massimizzazione dei profitti e l'allontanamento della concorrenza sono requisiti che piacciono molto agli azionisti: è quindi irragionevole credere che gli acquisti di Facebook siano finiti.

Tra i dilemmi che – sul breve periodo – Facebook dovrà risolvere ce ne due particolarmente ostici e rispondono ai nomi di privacy e mobile, entrambi fronti sui quali c'è ancora molto da fare. Se gli utenti che usufruiscono di Facebook da dispositivi mobili sono oltre 400 milioni (ovvero una cifra impressionante) si è ancora ben lungi dal riuscire a monetizzare degnamente questo immenso bacino e, sul fronte riservatezza, una stoccata brutale arriva da Randi Zuckerberg, sorella del più famoso Mark la quale sostiene che non pubblicherebbe mai le fotografie dei suoi bambini su Facebook . Indicatori preziosi che, di certo, verranno prontamente analizzati a Menlo Park, dopo avere finito di ripetere "tu quoque".

La soluzione però sembra già esistere e risponde al nome di Path, secondo Foster e altri esperti sentiti dal sito hi-tech americano Read Write Web, il social network per pochi intimi che si basa proprio su una lista minimalista di amici, che i singoli utenti amano scegliere con cura. In media un utente Facebook ha cento "amici", uno di Path ne ha sei e, se il social minimalista diventasse parte integrante del suo fratellone, le lacune legate alla privacy potrebbero essere facilmente colmate. Questa è una delle tante ipotesi sui prossimi passi che Facebook compierà in materia di acquisizioni, attorno ai quali c'è chi accetta scommesse come, ad esempio, il bookmaker irlandese Paddy Power.

Anche sul fronte della mobilità Path potrebbe dare manforte a Facebook, giacché esiste solo per iOS e Android e, insieme ad Instagram, potrebbe fungere da palestra per varare tutta una serie di applicazioni di facile fruibilità mobile, dando il via ad un "Facebook Market Store" embrionale, secondo Dave Frommer - editor di Read Write Web, forse limitato ma quanto mai necessario per competere con i padroni della mobilità, ovvero Apple e BigG. Negozio virtuale col quale sia il team di Instagram sia quello di Path hanno già da tempo preso le misure.

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